Casa svaligiata e devastata dai banditi 

L’ingegnere derubato: «Qui non si può vivere, meglio cambiare città. Impauriti i bambini alla vista di quanto successo»

L’AQUILA. Un brutto rientro a casa, l’altra sera, per una coppia aquilana.
I ladri hanno colpito ancora una volta e a farne le spese è stata la loro abitazione nel quartiere San Francesco. I danni causati dalla banda per entrare in casa sono maggiori del bottino, ma questo non è un dato consolante. I ladri sono penetrati intorno alle 22,30 usando un piede di porco con il quale hanno forzato la porta-finestra. Questo non prima di aver neutralizzato l’allarme senza farlo scattare e le telecamere, di cui hanno spostato l’obiettivo. Operazione non facile, che può essere fatta solo da chi ha una certa dimestichezza. Nel giro di una ventina di minuti hanno preso dei preziosi (ma il bottino è limitato) e messo a soqquadro i locali. Hanno aperto gli elettrodomestici e la vasca idromassaggio per verificare se dentro ci fossero contanti. Inoltre hanno spostato dei mobili per vedere se dietro di essi si nascondesse una cassaforte a muro. Hanno causato tanti danni senza fare particolare rumore e poi se ne sono andati. I cani di una villetta vicina, però, li avevano notati, visto che alcuni residenti in zona li hanno sentiti abbaiare.
«Davvero una sorpresa amara», commenta l’ingegnere aquilano, che è tornato a casa in nottata con moglie e figli piccoli, e ha capito subito cosa era successo. «Non solo hanno danneggiato l’abitazione», osserva, «ma hanno fatto danni ai computer anche nel mio studio professionale vicino all’appartamento. Da quanto si è appreso, a rubare erano in due e un terzo li aspettava con l’auto ed erano, ovviamente, incappucciati. Avevano scarpe da ginnastica».
«Meno male», aggiunge, «che poi sono andati via senza assaltare un altro appartamento. Ma la cosa più spiacevole è stata quella di dover consolare e rassicurare i nostri figli piccoli che si sono spaventati vedendo cosa era successo».
«Mi sembra che le forze dell’ordine», aggiunge, «nonostante l’impegno, non possano fronteggiare ad armi pari questi criminali. Mi viene voglia di abbandonare questa città, dove non si vive più bene». Anche perché, nella stessa zona, in un recente passato, ci sono stati diversi furti nelle abitazioni senza che i ladri siano stati presi. Nella zona c’è anche chi sta pensando a organizzare delle ronde notturne, visto che non esiste, a loro dire, altro modo per difendersi dai ladri. In questo caso i danni causati sono superiori a diecimila euro mentre il valore del bottino è di meno della metà. Al lavoro la polizia scientifica, ma non sarà facile assicurare i ladri alla giustizia.
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