Casciani deluso va all’attacco del Pd: «Non mi ricandido»

L’ex presidente del consiglio comunale: «I responsabili del voto anticipato sono Gerosolimo, D’Alfonso e Di Masci»

SULMONA. «Quanto accaduto ha tre responsabili, che sono Andrea Gerosolimo, Luciano D’Alfonso e Bruno Di Masci e il Pd continua a cincischiare senza prendere alcun provvedimento e soprattutto senza metter fuori dal partito certi soggetti che ne sono la rovina». Non esita a togliersi qualche sassolino dalla scarpa l’ex presidente del consiglio comunale Franco Andrea Casciani, che commenta lo scioglimento anticipato del consiglio e la conseguente caduta della giunta Ranalli.

«Mi hanno chiesto di candidarmi, ma per ora motivi personali mi spingono a dire di no», aggiunge Casciani. «Due giorni prima delle dimissioni in blocco mi era stato richiesto un consiglio comunale per parlare della crisi. Ma nove consiglieri hanno scelto il buio della sera per dimettersi, evitando il confronto in aula. In questa città, purtroppo, si è perso il rispetto delle istituzioni, perché la questione andava affrontata pubblicamente e non nella stanza del segretario generale». L’ex presidente del consiglio comunale non si tira indietro nemmeno dal commentare il numero elevato di assenze in aula nel corso dell’ormai ex consiliatura, ma nello stesso tempo spiega che il numero esiguo delle sedute risponde a una logica di risparmio.

«Abbiamo fatto poco più di un consiglio comunale al mese per accorpare il più possibile i punti all’ordine del giorno e risparmiare sui costi dell’ufficio di presidenza», fa notare Casciani. «Così facendo, ho potuto risparmiare sui costi dei gettoni di presenza dei consiglieri e poi ho deciso anche di interrompere la pubblicazione dei manifesti delle varie sedute, veicolandoli sulla stampa». Casciani ha presente anche il numero delle assenze dei suoi colleghi e non nasconde un certo rammarico. «Spiace constatare che quasi a metà mandato sono solo tre le persone ad avere totalizzato zero assenze, ovvero il sindaco, io e il consigliere di minoranza Alessandro Lucci. Certo, si poteva fare meglio da questo punto di vista, ma mi rendo anche conto che ognuno può avere impegni non rinviabili».

Federica Pantano

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