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Celestino V, 686 anni fa il ritorno delle spoglie

Prima che quella terribile notte sconvolgesse le nostre esistenze, il nostro Centro Internazionale Studi Celestiniani, celebrava abitualmente tutte le ricorrenze legate alla figura di San Pietro...

Prima che quella terribile notte sconvolgesse le nostre esistenze, il nostro Centro Internazionale Studi Celestiniani, celebrava abitualmente tutte le ricorrenze legate alla figura di San Pietro Celestino, oltre a quelle classiche della Festività Patronale e della Perdonanza.

Tutto questo si è verificato per oltre trenta anni. Pur essendo ancora lungo il ritorno alla normalità "dell'altra vita" per la nostra città, l'anno che è appena iniziato essendo quello in cui si celebra il settimo centenario della canonizzazione di San Pietro Celestino V, avvenuta ad Avignone il 5 Maggio 1313, deve essere per il nostro Movimento Celestiniano, ma crediamo per tutta la Cittadinanza, quello della svolta, quello che possa far conoscere definitivamente, fuori da un contesto molto circoscritto, questo nostro grande Santo e principalmente la celebrazione più importante a lui legata: la Perdonanza. Riteniamo pertanto che tutti gli avvenimenti, alle varie date, riconducibili a San Pietro Celestino, in quest'anno centenario, debbano essere celebrati con particolare solennità. Il Movimento Celestiniano ha già predisposto un proprio programma di eventi che nei prossimi giorni verrà adeguatamente reso noto, una volta che saranno definite con Enti preposti le sinergie necessarie alla buona riuscita degli stessi. Due di questi eventi, molto importanti sono avvenuti nei primi mesi dell'anno e sono quelli che ci apprestiamo a ricordare e celebrare. Le due date in questione sono il 27 gennaio e il 15 febbraio e si riferiscono alla 686esima ricorrenza della traslazione delle reliquie di Celestino V da Ferentino all’Aquila. Ecco in breve quello che avvenne molti secoli fa. San Pietro Celestino V morì prigioniero di Papa Bonifacio VIII nel Castello di Fumone (Frosinone), sabato 19 Maggio 1296.

Il 25 Maggio, la salma fu trasferita con grande onore e con una lunga processione di fedeli, alla chiesa di Sant’ Antonio Abate di Ferentino (Frosinone) appartenente alla congregazione dei Celestini e fatta erigere dall'allora Fra Pietro del Morrone, fin dal 1263. Qui il Santo Corpo fu seppellito vicino all'altare maggiore. La tomba era oggetto di continui pellegrinaggi, che vennero ad incrementarsi, soprattutto dopo che il 5 maggio 1313, ad Avignone, Celestino V venne canonizzato da Papa Clemente V e molti erano i miracoli e le guarigioni che si verificavano nei fedeli che si recavano in quel luogo. La maggior parte di questi fedeli erano provenienti da località vicine.

Il pellegrinaggio divenne molto difficoltoso a causa di una guerra scoppiata nel 1327 fra Anagni e Ferentino. I Monaci Celestini Aquilani, che da anni volevano portare il Santo nella loro città, colsero il momento e cominciarono a trattare in segreto con gli Anagnini e i monaci Celestini di Ferentino. Gli abitanti di Ferentino, avendone avuto sentore, raggiunsero il monastero di Sant'Antonio, con un gruppo di armigeri, il vescovo il clero e prelevarono il corpo del Santo dalla tomba, contro il volere dei monaci, portandolo all'interno delle mura cittadine e depositandolo nella chiesa di Sant'Agata. Qui chiusero le sacre spoglie dentro una cassa. Questo non bastò a far sì che nottetempo di un giorno del mese di gennaio 1327, i monaci Celestini fra Biagio di Forcapalena , fra Pietro da Rasino , e un non meglio definito fra David, di turno di guardia riuscissero ad aprire le casse con le chiavi che aveva dato loro il Priore, a prelevare le spoglie del Santo, che nascosero dentro un materasso, e rimettendo poi tutto a posto in modo che nessuno si potesse accorgere di niente. Alle prime luci dell'alba ci fu il cambio della guardia alla tomba e nonostante la folla ferma dinanzi alla porta della chiesa, il materasso contenente le sacre reliquie passò senza problemi. I tre monaci si allontanarono dalla Città, dirigendosi alla volta dell'Aquila. La data di arrivo delle reliquie a Collemaggio fu il 27 gennaio 1327. E quindi Domenica 27 gennaio 2013 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio in ricordo di quell’episodio ci sarà una messa officiata dal Rettore della Basilica Don Nunzio Spinelli alla presenza di autorità aquilane e di Ferentino.

*Movimento celestiniano

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