Cena con l’erba del diavolo: 4 avvelenati

Ricoverata famiglia di Celano, grave un’anziana: «Verdura regalata da un vicino, abbiamo avuto malori e allucinazioni»

CELANO. Un’intera famiglia riceve in dono della verdura e resta intossicata dallo stramonio, la cosiddetta erba del diavolo o delle streghe. È finita in ospedale la cena di quattro persone di Celano. Dopo mangiato hanno cominciato ad accusare allucinazioni e altri malori. Protagonisti della storia sono A.S., operaio comunale di 52 anni, l’anziana madre, la moglie e una delle due figlie. L’anziana è la più grave, ricoverata nel reparto rianimazione.

Tutto è iniziato con una cena, quando sulla tavola di casa è arrivata della verdura appena colta, regalata alla mamma di A.S. da un vicino di casa. Dovevano essere spinaci selvatici, mangiati tante volte. Solo che in quest’occasione nel piatto sono finite anche delle foglie di stramonio. «Abbiamo cotto la verdura come sempre», ha raccontato A.S., che è ancora ricoverato in ospedale insieme al resto della sua famiglia , «mia madre aveva mangiato prima di noi, quando ad un tratto si è sentita male. Subito siamo andati al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove improvvisamente anche noi abbiamo cominciato ad accusare malori di vario genere».

Il 52enne celanese racconta di un’esperienza drammatica: stanchezza, impossibilità a parlare, allucinazioni e crisi di panico.

I quattro sono stati ricoverati per qualche ora in rianimazione, prima di essere trasferiti in altri reparti. Solo l’anziana madre dell’operaio è ancora in prognosi riservata, anche se dovrebbe essere fuori pericolo. I medici, infatti, hanno parlato di situazione non più critica ma considerando l’età hanno preferito non rischiare. «Adesso stiamo abbastanza bene», ha concluso A.S., «il peggio è passato. L’altra mia figlia, la più grande, non era in casa e ha mangiato altre cose. È stata una bruttissima esperienza. Siamo stati fortunati a trovarci al pronto soccorso quando ci siamo sentiti male. Perché l’intervento dei medici è stato tempestivo».

Qualcuno dei familiari potrebbe lasciare l’ospedale di Avezzano già nella giornata di oggi.

Dall’analisi sui campioni di cibo si è capito che l’avvelenamento era stato causato dallo stramonio. L’erba era stata raccolta nel Fucino.

Secondo alcune fonti, l’erba del diavolo è originaria del Messico. Appartiene alla famiglia delle Olanacee, la stessa della mandragola, ed è una pianta molto diffusa, più abbondante nelle regioni tropicali e rarissima in quelle artiche. Introdotta probabilmente in Europa nella seconda metà del XVI secolo, in Italia cresce spontaneamente in quasi tutte le regioni, lungo le strade di campagna o in zone incolte. Gli effetti che provoca possono essere: crisi di panico, capogiri e vertigini, delirio allucinazioni ed altro.

La durata degli effetti dell’avvelenamento da questo tipo di pianta cambia a seconda della quantità di sostanza ingerita e variano da alcune ore fino a 5-10 giorni.

Dante Cardamone

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