Centinaia di visitatori a “Cantieri aperti” 

A Officina L’Aquila sono intervenuti Fulvia Raffaelli e Antonio Paparella. Oggi la conclusione

L’AQUILA. Centinaia di visitatori per “Cantieri aperti” e uno sguardo oltre l'Abruzzo: questo il fulcro dell'edizione autunnale di “Officina L'Aquila – incontri internazionali di restauro e rigenerazione urbana”, i cui lavori sono partiti ieri e proseguiranno fino a oggi. Nel nono anno in cui “Officina L'Aquila” racconta il post-sisma 2009 lo sguardo si allarga al cratere del Centro Italia e all'Europa. Nella prima parte della sessione pomeridiana intitolata “Officina L’Aquila incontra la Commissione europea”, sono state affrontate le migliori pratiche di restauro e ricostruzione realizzate all’Aquila e il riciclo delle macerie, che fanno dell’Aquila una best practice apprezzata in Italia e in Europa. La Commissione europea, in missione ufficiale con l’ufficio Settore costruzioni, ha scelto proprio “Officina L’Aquila” quale interlocutore privilegiato per confrontarsi con le realtà territoriali. La Commissione ha interloquito con le istituzioni che governano i processi di ricostruzione dell’Aquila e del Centro Italia (Ufficio speciale per la ricostruzione e Università dell'Aquila) e ha presentato un protocollo innovativo europeo per la gestione delle macerie (“Levels”).
Dopo i saluti delle istituzioni, sono intervenuti Fulvia Raffaelli, Commissione europea; Antonio Paparella, Commissione europea. Raffaelli ha spiegato che «anche la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione è parte della bioeconomy. L'Unione europea ha elaborato delle linee guida e dei protocolli di gestione in materia di gestione dei rifiuti, come la piattaforma degli attori europei dell’economia circolare. La cosiddetta bioeconomy' tende a fornire un equilibrio a lungo termine di miglioramenti sociali ambientali ed economici, offrendo occupazione e crescita a partire dal riuso delle risorse».