schiamazzi notturni e degrado 

Centro storico e movida I residenti denunciano

L’AQUILA. Dopo una serie di inutili segnalazioni, ieri una delegazione di residenti del centro storico ha sporto denuncia contro la mancanza di controlli amministrativi da parte delle autorità.«Lo...

L’AQUILA. Dopo una serie di inutili segnalazioni, ieri una delegazione di residenti del centro storico ha sporto denuncia contro la mancanza di controlli amministrativi da parte delle autorità.
«Lo spirito imprenditoriale di alcuni esercenti di locali notturni di realizzare uno spettacolo rock per la loro clientela si è trasformato, in assenza di controlli, in un ennesimo atto di inciviltà», sostengono i residenti, «nei confronti di quanti hanno riportato nel centro storico le loro vite familiari e le attività. La nostra contestazione non deve essere fraintesa come movimento per ostacolare gli eventi e la rinascita, al contrario la città per risorgere deve uscire dall’attuale degrado ed essere valorizzata con eventi in grado di riportare famiglie in centro e turismo ma a condizione che vengano rispettate le leggi e i criteri del buon vivere».
«Fino alle 2 dell’altra mattina», sostengono i firmatari della denuncia, «dal palco installato a piazza Chiarino si propagava un concerto rock dalle incredibili sonorità, andando oltre l’orario previsto dalla legge, e dal buonsenso, rendendo quindi impossibile il riposo sia di quanti la mattina vanno a lavoro, sia degli ospiti dei B&B della zona che, oltre a chiedere il rimborso e andar via, ci riempiono di critiche sulla rumorosità della città».
«Il tutto», aggiungono visibilmente contrariati i cittadini tornati a vivere in quella zona del centro storico, «condito da una inaccettabile puzza di gasolio bruciato esalante dai generatori installati al lato del palco (ma saranno a norma tali scarichi?). Uno spettacolo seguito da circa una decina di persone. Ossia, oltre ad aver creato frastuono e disagio ai residenti della zona, che hanno passato una notte in bianco, quella musica assordante non sembra aver riscosso successo. Inoltre, piuttosto che far fare ai residenti lo slalom tra tavolini dall’occupazione selvaggia e ragazzini spesso ubriachi, andrebbe ripensata e riorganizzata la viabilità per i locali, come ad esempio invertire il senso di marcia di Santa Maria Paganica, facendo salire i residenti da piazza Palazzo e magari creare aree di sosta dedicate esclusivamente ai residenti del quartiere, cosi come avviene nelle tante città storiche “illuminate” d’Italia.
E ancora i residenti aggiungono che «nell’anno dedicato a Sergio Leone la nostra città contribuisce con un proprio Far west aquilano dove ognuno fa per sé, senza regole e senza sceriffi. Così perdiamo l’opportunità di riportare famiglie e turismo in centro storico, l’unica vera spinta per la sua valorizzazione, e torniamo indietro nel tempo».
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