Cocaina, acquisti fino a dodicimila euro 

Al setaccio i conti della banda finita agli arresti. Scoperte oltre mille cessioni. La polizia dà la caccia ai due ricercati

L’AQUILA. Il giro d’affari che emerge dall’inchiesta sullo spaccio di cocaina era consistente e stava diventando un business: solo per le oltre mille cessioni accertate dalla polizia, ma probabilmente sono di più, sono state incassate decine e decine di migliaia di euro. E, nel corso delle indagini, sono stati individuati pagamenti che sono davvero dei “colpacci”, uno è di 12.500 euro pagati “dallo zoppo di Barisciano”. Per festeggiare il Natale 2017 emerge che un’altra persona aveva comprato droga per 7mila euro in tre mesi. Un altro giovane aquilano ha pagato ben 6mila euro per altra droga. Ma l’interrogativo più inquietante è come facciano delle persone, che non sembrano avere grandi disponibilità economiche, a pagare somme così alte. Uno di questi consumatori intercettati si vanta con uno degli spacciatori, attualmente ricercato, di essere il «miglior cliente» ricordando di aver dato ben 7mila euro.
Certo è che di stupefacente ne arrivava tanto e in tutti i modi. Al punto che, per evitare controlli di polizia, un presunto spacciatore consiglia all’acquirente di occultare in bocca le dosi.
In seguito alle indagini, in cella sono finiti l’aquilano Mario Mastracci, residente a Paganica, 47 anni, e Kuijm Rraboshta, 32 anni, albanese residente nel Piano Case di Tempera. Ai domiciliari si trovano Sala Orhan, 28 anni, residente al Progetto Case di Paganica; Sabat Rraboshta, 25 anni, residente a Gignano; e Eugent Hoxhallari, 40 anni, residente a Sezze (Latina), tutti e tre albanesi; Daniela Oana Sirbu, 30 anni, romena, residente al Progetto Case di Tempera; Tahir Selmani, 50 anni, macedone, che abita in via Antica Arischia. Altri due stranieri sono ricercati. Tra questi quello che aveva affittato l’appartamento, un romeno di 28 anni. Gli interrogatori sono iniziati. Infatti Hoxhallari è stato ascoltato per rogatoria dal gip di Latina. L’uomo, che sembra avere una posizione defilata, avrebbe fatto solo alcune ammissioni per un paio di episodi che gli sono stati contestati. Nella giornata di oggi sono previsti gli interrogatori di Rraboshta e Mastracci, che è l’unico aquilano indagato. Per rogatoria sarà sentito anche Selmani dal gip di Rieti.
Molto probabilmente questa indagine è collegata a quella che tempo addietro portò in carcere un artigiano, poi rimesso in libertà. Le indagini sono della Mobile e gli arresti sono stati firmati dal gip Giuseppe Romano Gargarella.
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