Concerti a pagamento, l’idea che divide 

Non si placano le polemiche. Il comitato Perdonanza: iniziativa solidale. De Santis (Idv): «Bloccare l’obolo non dovuto»

L’AQUILA. Il Fuoco del Morrone avanza verso L’Aquila. E viaggia a marce forzate pure il fuoco delle polemiche sul biglietto per gli spettacoli. Dibattito che non si placa a 24 ore dall’annuncio del comitato, anzi si alimenta fino a diventare un caso politico. E se dal comitato fanno filtrare irritazione, tacciando chi parla di «spettacoli a pagamento» di non aver capito nulla delle nobili intenzioni dei proponenti, visto che il ricavato sarà destinato alle borse di studio del Conservatorio Casella (la cui Orchestra sarà protagonista del concertone finale con Mannoia&Friends), parte lancia in resta contro «l’obolo non dovuto» il capogruppo Idv Lelio De Santis.
ALL’ATTACCO. «Ci mancava anche questa buona notizia del pagamento di alcuni concerti», scrive De Santis. «Sembra che l’amministrazione e, nella circostanza, il Comitato organizzatore, facciano il possibile per creare problemi o per distrarre i cittadini con proposte strane, se non provocatorie, mettendole in bocca agli artisti che vengono a esibirsi gratis, ma vorrebbero lasciare un segnale alla città, come un contributo per indefinite attività per i giovani, con il ricavato del biglietto per i posti a sedere pagato dagli aquilani... Questa brillante idea è difficile da realizzare: chi gestirà il ricavato, in quale capitolo di bilancio sarà allocata la somma, qual è il progetto per i giovani, perché un progetto per i giovani e non per gli anziani?», si chiede De Santis. «Gli artisti vanno ringraziati perché ci regalano la loro partecipazione gratuitamente e questo già rappresenta un segnale importante che la città apprezzerà. E poi evitiamo di snaturare il senso di una festa religiosa e popolare, evitiamo che il censo sia a decidere chi può godere comodamente di un evento musicale, evitiamo che il messaggio celestiniano con l’indulgenza plenaria gratuita sia avvicinato al pagamento di un obolo per un evento del programma della Perdonanza. Si tratta», prosegue il capogruppo Idv, «dell’evento di maggiore rilievo storico e religioso, oltre che l’elemento identitario della città, e non può prestarsi a improvvisazioni o polemiche, che rischiano di offuscare la buona riuscita della manifestazione e di macchiare il suo valore culturale, il suo messaggio religioso originale, anche in previsione dell’auspicabile riconoscimento dell’Unesco. So che il Comitato sta svolgendo un lavoro organizzativo impegnativo e che, come sempre in passato, gli aquilani vivranno la Perdonanza con entusiasmo e con partecipazione, assicurandone il successo».
LA PROPOSTA. «Mi permetto», conclude De Santis, «di dare un suggerimento di buonsenso: lasciate perdere il pagamento del biglietto e consentite di godere a tutti gli aquilani, in libertà, tutte le iniziative previste. Buona Perdonanza a tutti e per tutti».
IL FUOCO. Dopo il passaggio a Prata e Tussio (con parata di bandiere di tutto il mondo organizzata da Angelo Giordani) stamani alle 10,30 il Fuoco riparte da Villa Sant’Angelo alla volta di San Demetrio. La fiaccola ripartirà alle 15,30 con destinazione Sant’Eusanio Forconese; alle 19 sarà a Fossa e tra le 21 e le 21,30 a Onna, dove sarà acceso il tripode della pace.
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