Concerto gratuito Branduardi canta a Collemaggio 

Il cantautore stasera apre i festeggiamenti della Perdonanza Prologo agli eventi di agosto, accesso a partire dalle 20

L’AQUILA. Sarà il noto cantautore, violinista, chitarrista Angelo Branduardi ad aprire stasera i festeggiamenti “allargati” per la 724ª edizione della Perdonanaza celestiniana, che quest’anno non saranno circoscritti al solo mese di agosto. In occasione dei 722 anni dalla morte del Papa Santo Celestino V, stasera alle 21, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, si terrà il concerto promosso dal Comitato Perdonanza.
Ad annunciare l’appuntamento il sindaco e presidente del Comitato, Pierluigi Biondi, e l’assessore alla Cultura, Sabrina Di Cosimo. L’ingresso sarà gratuito e, come hanno informato i vertici del Comitato, non sono previsti posti riservati «nel rispetto del messaggio di uguaglianza del Pontefice Santo». Saranno comunque messi a disposizione dei posti per i portatori di handicap, con ingresso dedicato alla basilica, riaperta al pubblico lo scorso dicembre dopo gli importanti lavori di restauro.
«L’accesso al concerto di quello che è considerato ancora oggi uno dei maggiori cantautori italiani sarà consentito a partire dalle 20 e fino al limite massimo della capienza consentita per ragioni di sicurezza», ha specificato il Comune. «La grande novità di quest’anno», ha dichiarato l’assessore Di Cosimo, «è che i festeggiamenti della Perdonanza non saranno esclusivamente circoscritti al mese di agosto, ma inizieranno con questa iniziativa molto significativa, sia perché si svolge nella ricorrenza della scomparsa del Pontefice Santo sia per lo spessore di altissimo profilo culturale che ad essa conferisce una personalità del calibro di Branduardi».
Quella di quest’anno sarà la prima Perdonanza che potrà essere celebrata all’interno della basilica completamente restaurata. Il terremoto del 2009, infatti, ha gravemente danneggiato la chiesa, rimasta aperta fino al dicembre 2015 quando sono cominciati i lavori di restauro, per circa 14 milioni; lavori durati circa due anni. L’edizione 724 introduce un programma triennale che punta al rilancio anche attraverso il riconoscimento come patrimonio immateriale Unesco. Nel 2011 la ricorrenza è stata riconosciuta Patrimonio d’Italia per la tradizione ed è stata avanzata la richiesta all’Unesco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA