Corruzione, a processo gli Stati e altri tre

Presunte tangenti nella ricostruzione post-terremoto, sarà richiesta la testimonianza di Berlusconi, Bertolaso e Letta

AVEZZANO. Sotto processo per corruzione dopo sette anni dalle indagini. Il neo assessore comunale di Avezzano, Daniela Stati, il padre Ezio, l’ex marito Marco Buzzelli, e gli imprenditori Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli sono stati rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Francesca Proietti, che ha accolto la richiesta del pm Roberto Savelli. Dovranno comparire davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Venturini il 15 dicembre 2016. Il processo si avvia quindi verso la prescrizione. I difensori hanno annunciato che chiameranno a testimoniare personaggi illustri tra cui Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso e Gianni Letta, tutti coinvolti nella gestione di Abruzzo Enginering, società in house della Regione. Gli Stati e Buzzelli sono accusati di aver ricevuto presunte regalie da Vincenzo Angeloni (ex parlamentare di Fi) e Sabatino Stornelli (nel 2010 amministratore delegato di Selex service management, società che aveva in quel momento parte delle azioni di Abruzzo Engineering). In particolare un telefono per la Stati ricevuto direttamente dal padre in occasione di una cena, una consulenza di 30mila euro affidata a Buzzelli, allora convivente della Stati, per apportare modifiche a un progetto di tracciamento dei rifiuti e l'uso a titolo gratuito di una Bmw di grossa cilindrata. Per quanto riguarda Daniela Stati, l’accusa è quella di aver telefonato ripetutamente all’ex presidente della Regione, Gianni Chiodi, affinché modificasse un’ordinanza ministeriale in relazione alla concessione di contributi a privati per la ricostruzione post terremoto dopo aver ottenuto da Angeloni e Stornelli, sempre secondo l’accusa, un diamante del valore di 15mila euro e un televisore da 40 pollici. Duro il commento di Ezio Stati, l’unico presente in aula con il suo legale Alfredo Iacone: «Prima udienza fissata al 15 dicembre, stesso giorno e stesso mese del contratto fantasma: quando si dice la coincidenza. A suo tempo misi anche una ricompensa per chi lo avesse trovato. Nulla. Che non esiste lo sanno tutti, però per dimostrarlo ci vuole un processo, e così dall’inizio dello stesso saranno passati sette anni. Viva la giustizia».

«Le ordinanze venivano fatte dalla Presidenza del consiglio dei ministri che le firmava, e quindi è importante che chi conosce i fatti venga a testimoniare», ha aggiunto la Stati riferendosi all’allora premier Berlusconi e all’ex capo della Protezione civile Bertolaso. Non esiste alcuno episodio di corruzione e io non avevo il potere di far modificare addirittura un’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri». Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Iacone, Antonio Milo e Cesare Placanica.

Pietro Guida

©RIPRODUZIONE RISERVATA