Cosmo inizia i lavori, 100 posti in arrivo

Investimento da 30 milioni e quattro strutture da 3mila metri quadri. Scavi preliminari alla ricerca di reperti archeologici

AVEZZANO. Gli intoppi burocratici non hanno fatto desistere la Cosmo dal proposito di realizzare un altro grande centro commerciale alle porte di Avezzano, dove già possiede il Globo. Nascerà in via Roma, di fronte al centro commerciale “I Marsi”, e darà lavoro a 100 persone.

Il progetto, che prevedeva la realizzazione ad Avezzano di un megastore di circa 14.000 metri quadrati, era stato presentato 11 anni fa dalla multinazionale abruzzese con sede a Teramo. Ma la Regione non aveva concesso l’autorizzazione. Perché a parere degli uffici la documentazione era incompleta, in quanto priva della valutazione di impatto ambientale (Via).

La società, pur considerando la procedura non necessaria, aveva presentato un’autocertificazione. Ma questa non era stata ritenuta sufficiente. Così si era vista costretta a presentare ricorso al Tar, che le aveva dato ragione.

Nel frattempo la Regione ha adottato una legge che vietava i centri commerciali di grosse dimensioni. Così la Cosmo, che aveva speso un sacco di soldi per l’acquisto del terreno e di una trentina di licenze commerciali si è trovata bloccata. Ma non si è arresa.

«Siamo andati avanti con ottimismo», sottolineano dall’azienda, «e grazie all’amministrazione comunale di Avezzano, che ci è venuta incontro, siamo riusciti ad aggirare l’ostacolo». Il nuovo progetto, già approvato dal Comune, prevede non più un’unica struttura; ne nasceranno quattro da 3.000 metri quadrati ciascuna.

Nel nuovo centro si trasferirebbe anche il Globo, un negozio di calzature, di abbigliamento e di articoli sportivi.

«Abbiamo preso a cuore la vicenda della Cosmo», sostiene il sindaco Gianni Di Pangrazio, «perché la riteniamo una società seria. Poteva tagliare la corda. Invece per 11 anni è rimasta lì ad aspettare che la situazione si sbloccasse e a pagare al Comune l’Imu prevista per i terreni edificabili». La Cosmo si è impegnata a realizzare a proprie spese tutte le infrastrutture: strade, rete idrica e fognaria, parcheggi e anche una rotatoria. Che cederà poi al Comune.

La realizzazione del nuovo centro – la società ha stanziato circa 30 milioni – è prevista entro il 2018.

L’unico problema è rappresentato dalla sua dislocazione. Si tratta infatti di un’area di interesse archeologico. Per questo la Soprintendenza da circa una settimana sta eseguendo degli scavi preliminari, a spese della Cosmo, per accertare la presenza di reperti.

La stessa cosa era avvenuta 10 anni per la Coop. Allora le indagini portarono alla luce una villa di epoca romana di straordinario interesse, oggi meta continua di visitatori.

A quel punto la Coop ha dovuto apportare una variazione al progetto, spostando di qualche decina di metri la struttura.

Gli svantaggi che tale contrattempo potrebbe aver creato all’azienda, però, sono stati ampiamente compensati dai vantaggi che la presenza di un sito archeologico di così forte richiamo turistico comporta. In questo caso le indagini avviate dalla Soprintendenza hanno dato esito negativo.

«Fino ad adesso», rivela la dottoressa Emanuela Ceccaroni, funzionaria della Soprintendenza e responsabile degli scavi nella Marisca, «abbiamo rinvenuto solo della ghiaia e qualche ciottolo. Non sono emerse strutture abitative o altri reperti». Ultimati i sondaggi, e se non ci saranno intoppi, la Cosmo potrà iniziare i lavori.

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