Da Capitignano ai Map La città accoglie gli sfollati

Sgomberate 52 famiglie dal centro storico del paese vicino all’epicentro Resi disponibili 400 alloggi del Piano Case. L’assessore Pelini: «Tante richieste»

L’AQUILA. La città capoluogo allarga le sue braccia e accoglie gli sfollati di questa doppia emergenza. Come ha fatto già con gli sfollati di Amatrice, di nuovo si aprono le porte dei 19 quartieri del Progetto Case e dei villaggi Map, che già ospitano 95 persone rimaste senza casa dopo i sismi che ad agosto e ottobre hanno colpito il Centro Italia. Adesso forse gli edifici provvisori saranno guardati con meno disprezzo, con occhio meno critico, visto che con la terra che trema sono immobili sicuri (e gli unici disponibili subito), con i loro isolatori sismici a dire il vero sovradimensionati rispetto alle reali necessità. Ora gli alloggi post-sisma di 8 anni fa si aprono di nuovo per i cittadini cacciati via dalle loro case dal maltempo che ha colpito duramente tanti centri del comprensorio, danneggiando molte abitazioni nell’Alto Aterno.

400 ALLOGGI. Da quattro giorni i dipendenti del settore Assistenza alla popolazione lavorano fino a notte per sistemare gli allacci e ripulire i 400 alloggi disponibili del Progetto Case, rendendoli fruibili. Un numero sceso di diverse decine con le ultime assegnazioni di ieri, che hanno riguardato soprattutto Roio e Coppito. A essere accolte sono attualmente 14 famiglie di Montereale, 4 di Campotosto, 2 di Amatrice, a cui si aggiungono gli alloggi Map della frazione di Arischia messi a disposizione per chi ha avuto le abitazioni danneggiate dagli ultimi terremoti, con le verifiche in corso in queste ore.

CAPITIGNANO SVUOTATA. Sono invece 52 i nuclei familiari del centro storico di Capitignano che hanno lasciato le loro abitazioni per trasferirsi in autobus nei Moduli abitativi provvisori e negli alloggi del Progetto Case, in seguito all’ordinanza del sindaco Maurizio Pelosi, che ha disposto l’evacuazione per una settimana per motivi di sicurezza legati alle precipitazioni nevose e alle continue scosse di terremoto. «Il paese è sommerso dalla neve», ha spiegato il sindaco, «dobbiamo liberarlo e fare le verifiche sulle case perché ci sono stati dei crolli. Un’operazione non sicura alla presenza delle persone. Ma una volta terminato il lavoro, i cittadini potranno rientrare nelle case agibili e con le strade senza la neve».

ALTRE RICHIESTE. «È un numero destinato a salire», ha spiegato l’assessore all’Assistenza alla popolazione Fabio Pelini, «perché le richieste di alloggi continuano ad arrivare. Tra coloro che sono stati accolti ci sono anche molti anziani». Lo schema per l’accoglienza che verrà adottato è simile a quello utilizzato per gli sfollati di Amatrice. «Sarà messa a punto una convenzione con la Regione, che si farà carico di pagare le utenze», aggiunge l’assessore. La convenzione verrà formalizzata nei prossimi giorni, vista l’urgenza di dare subito un tetto alle famiglie più colpite.

©RIPRODUZIONE RISERVATA