De Angelis salvo, ribaltone scongiurato 

Il Consiglio di Stato prende tempo, l’8 febbraio la discussione nel merito. Per ora non cambiano gli equilibri amministrativi  

AVEZZANO. Se ne riparlerà giovedì 8 febbraio 2018. Fino a questa data l’amministrazione comunale di Gabriele De Angelis potrà continuare la sua attività alla guida della città. Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare e ha sospeso l’esecutività della sentenza del Tar, impugnata dal Comune e da cinque consiglieri, fissando fra tre mesi la discussione nel merito.
I giudici riuniti ieri in camera di consiglio – presidente Lanfranco Balucani, consigliere estensore Giorgio Calderoni, consiglieri Umberto Realfonzo, Pierfrancesco Ungari e Solveig Cogliani – hanno dato il responso nella tarda serata di ieri, dopo avere ascoltato, in mattinata, le parti in causa rappresentate dagli avvocati Guido Ponziani, Vincenzo Cerulli Irelli, Paolo Di Matteo e Federico Tedeschini. Per i giudici «le questioni di diritto che caratterizzano la presente controversia implicano l’interpretazione da dare all’articolo 73» e «occorre una disamina e una puntualizzazione propria della sede di merito».
Il Tar, lo scorso 12 ottobre, ha ribaltato l’attribuzione dei seggi, così come stabilito a luglio dal tribunale di Avezzano, dopo le elezioni comunali concluse al ballottaggio. I giudici amministrativi hanno assegnato 9 seggi alla coalizione del sindaco De Angelis e 13 a quella dell’ex primo cittadino Gianni Di Pangrazio. Attribuzione che, salvo diversi accordi politici, avrebbe portato all’ingovernabilità della città. Al Tar si è rivolta la coalizione di centrosinistra di Di Pangrazio che, pur avendo superato il 50% dei consensi al primo turno, si è vista assegnare la minoranza dei seggi dopo la sconfitta al ballottaggio contro il centrodestra. Quindi il ricorso al Consiglio di Stato presentato dal Comune, assistito dall’avvocato Bruno Capponi, e dai consiglieri Pierluigi Di Stefano, Mariano Santomaggio, Mauro Di Benedetto, Chiara Colucci e Massimo Verrecchia, difesi dagli avvocati Ponziani e Sandro Gallese, contro Giovanni Di Pangrazio e i consiglieri che per il Tar devono prendere il loro posto, Antonio Di Fabio, Luigia Francesconi, Gianfranco Gallese, Giovanni Luccitti, Roberto Verdecchia, difesi dagli avvocati Cerulli Irelli, Tedeschini e Alessandra Rulli. Ma il ricorso al Tar è stato presentato anche dal consigliere Leonardo Casciere, rappresentato dagli avvocati Mario Petrella e Angelo Romiti, e da Francesco Eligi del Movimento 5 Stelle, difeso dall’avvocato Paolo Di Matteo.
«La decisione assunta dal Consiglio di Stato», commenta il sindaco Gabriele De Angelis, «mi consente di continuare con serenità il lavoro che sto portando avanti, nel rispetto del mandato che i cittadini mi hanno conferito scegliendomi come sindaco di questa città».
Secondo gli avvocati Ponziani e Gallese «c’è grande soddisfazione per i consiglieri in carica, i quali non hanno visto stravolto il risultato elettorale. Ora resta da salire l’ultimo gradino, ma il tenore dell’ordinanza assunta lascia ben sperare. Si prosegue con rinnovato ottimismo, non senza rilevare che l’organo giudicante deve ancora esprimersi anche sulle questioni preliminari di procedibilità del ricorso sollevate dalla difesa dei consiglieri».
Sempre ieri, il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva al Comune di Lecce, in Puglia, che sta vivendo una situazione analoga a quella di Avezzano.
«Questa decisione era prevedibile», sottolinea Gianni Di Pangrazio, «siamo contenti che la discussione nel merito sia stata fissata in un tempo breve, nel quale i giudici esamineranno la questione. Crediamo nel rispetto della legge e siamo ancora più fiduciosi».
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