piano di ricostruzione

De Matteis: l’idea di Cialente sul centro è una patacca

AQUILA. «Quanto tempo ancora dovremo aspettare prima che questa città si svegli dal lungo sonno nel quale è caduta con l’amministrazione Cialente?». Se lo chiede il candidato sindaco sconfitto...

AQUILA. «Quanto tempo ancora dovremo aspettare prima che questa città si svegli dal lungo sonno nel quale è caduta con l’amministrazione Cialente?». Se lo chiede il candidato sindaco sconfitto Giorgio De Matteis. «Un sonno durante il quale il sogno del salvatore della patria di turno viene individuato dal sindaco per poi diventare un nemico. Questa città incattivita e che oggi pensa solo al piccolo interesse e alla quotidianità della singola esistenza deve svegliarsi prima che il declino diventi inesorabile. La città precaria fatta di baracche, casette e rotatorie non è la città che vorremmo per i nostri figli», sostiene ancora De Matteis.

«Se non fossimo di fronte a una situazione così seria, saremmo di fronte a una farsa. L’ennesima presenza del ministro Barca all’Aquila si è concretizzata con una populistica kermesse durante la quale Cialente ha dato il meglio di sé. L’avvento del ministro prima salutato come il salvatore della patria oggi è contestato così come avvenuto in precedenza con Letta. Evidentemente, si ritiene che la ricostruzione debba ritenersi un fatto privato che riguarda lui e il suo partito, il Pd. Non gli permetteremo di mettere le mani sulla città. Le tante cambiali firmate prima delle elezioni oggi vengono portate all’incasso e, quindi, emerge la grande difficoltà nel dare quelle risposte che la città si aspetta. Ancora una volta, per nascondere la propria incapacità c’è bisogno di avere un nemico. È del tutto chiara la volontà di non avere nessun tipo di controllo e di verifica sulla ricostruzione. E, quindi, emerge in maniera palese il contrasto con il ministro del quale Cialente , in campagna elettorale, si è professato grande amico, tanto da farlo apparire come l’uomo voluto dal Pd per esercitare il controllo nella ricostruzione. Ciò che forse dà fastidio a Cialente, Lolli e Pezzopane, è constatare che Barca probabilmente ritenga inadeguato e incapace un sindaco parolaio e inefficiente. Mi auguro che dal ministro emerga una posizione inequivocabile sul Piano di ricostruzione, che ormai appare essere sempre più una grande patacca. Cialente, infine, dia le risposte ai mille problemi della città».

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