Di Benedetto-Pietrucci: noi insieme per la città

Pienone al Ridotto del teatro comunale per la presentazione delle nove liste Il candidato sindaco: abbiamo tutti un grande cuore da spendere per L’Aquila

L’AQUILA. C’è tutto il popolo del centrosinistra al ridotto del Teatro comunale, pieno all’inverosimile, per la presentazione di “Vivendo L’Aquila”. Nove liste a comporre la coalizione civico progressista con a capo il candidato sindaco Americo Di Benedetto, che si propone alla guida della città per i prossimi cinque anni. Un evento che si è aperto con un minuto di raccoglimento per le vittime dell’attentato a Manchester. Abbandonate le “vecchie” colonne sonore tipiche delle manifestazioni del centrosinistra, in sala riecheggiano le note degli U2: sul finale di “Beautiful day”, le luci si riaccendono per illuminare l’inedito abbraccio tra Di Benedetto e Pierpaolo Pietrucci, uscito sconfitto dalle primarie. Ed è proprio Pietrucci il primo a prendere la parola: «Se vuoi essere veramente campione», ha detto, «devi imparare a gestire le vittorie e anche le sconfitte, come è scritto allo stadio di Wembley. Non abbiamo preparato nulla», ha aggiunto, mentre sul maxischermo si alternano vecchie foto in bianco e nero con vicoli, cortili e il prato della basilica di Collemaggio, e i simboli delle liste della coalizione, «è tutto in diretta. Saliamo sul palco per ricominciare esattamente da dove ci siamo lasciati dopo quel momento straordinario delle primarie». «Anche perché», gli ha fatto eco Di Benedetto, «non ci siamo mai divisi. Ci siamo misurati ma senza dividerci, per il grande senso di responsabilità che abbiamo nei confronti della città». In sala tanti volti noti del Pd: a cominciare dalla senatrice Stefania Pezzopane, poi Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione, il sindaco Massimo Cialente e tanti altri esponenti della politica di qualche anno fa, tra i quali Francesco Aloisio, detto Ceccopeppe, l’ex sindaco Antonio Centi, Edoardo Caroccia, molti consiglieri comunali ricandidati, e il manager della Asl, Rinaldo Tordera. Sul palco, una Vespa bianca. «Sì, sono venuto in Vespa, e senza casco, ma penso di avere l’assicurazione casco per tutte le cose che mi stanno dicendo», ha scherzato Di Benedetto, sottolineando che si tratta della moto che il padre ebbe in dono in occasione del suo diciottesimo compleanno. L’aspirante sindaco ha poi ringraziato l’altro candidato delle primarie, Lelio De Santis, e il sindaco Cialente. «Oggi si apre la campagna elettorale, e noi la facciamo in maniera differente, perché abbiamo un grande cuore che vogliamo spendere per la città. Dobbiamo difendere L’Aquila e riportarla a essere dignitosamente rispettata in quanto capoluogo di regione». Un lungo applauso ha salutato il discorso di Cialente. «Non mi devo commuovere», ha detto il sindaco, «ma questo è un momento particolare. Noi siamo stati una squadra e saremo ancora una squadra. Speriamo che non si arrabbi Brunetta, ma io non riesco a ricordare chi è Brunetta. Forse la brunetta dei Ricchi e poveri, che era bellissima»? Cialente ha incitato Di Benedetto ad andare avanti sulla strada tracciata in questi anni, all’insegna di un progetto complessivo di rinascita della città. «Abbiamo abbozzato il progetto, e guardate che altri territori ce lo invidiano. Credo che Chicco sia un grande amministratore, quello di cui questa città ha bisogno. Vi chiedo di essere la squadra che spinge il campione che si appresta a fare un altro giro di pista».
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