Droga nell’intestino, rischia di morire

Il giovane di Raiano salvato da un intervento chirurgico durato 5 ore, l’eroina era contenuta in una dozzina di piccoli ovuli

SULMONA. Voleva eludere i controlli delle forze dell’ordine, e ha avuto la scellerata idea di nascondersi nell’ano una dozzina di piccoli ovuli contenti eroina. Ma una volta tornato a casa ha avuto dei dolori lancinanti all’addome ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale a Sulmona. È stato salvato grazie a un delicato intervento chirurgico al colon durato più di 5 ore. Protagonista dell'incredibile vicenda un 25enne di Raiano, il quale solo ieri sera, dopo tre giorni trascorsi nel reparto di terapia intensiva, è stato dichiarato fuori pericolo.

L’episodio si è verificato lunedì sera quando il giovane ha avuto la pessima idea di utilizzare il suo corpo come nascondiglio di un profilattico riempito coi mini contenitori in plastica con dentro eroina. Una pratica che, secondo la polizia, è molto diffusa tra gli spacciatori e tra i consumatori di sostanze stupefacenti. Una volta tornato a casa, il giovane ha cercato di recuperare la droga senza però riuscirci. Sta di fatto che, trascorse alcune ore, il giovane raianese ha cominciato ad avvertire delle fitte al basso addome che, con il passare del tempo, sono diventate sempre più forti e insopportabili. Ha cercato in tutte le maniere di liberarsi della droga anche con pratiche più invasive, ma ogni tentativo è naufragato e all’ennesima fitta lancinante ha deciso di farsi accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove, ai medici che gli chiedevano cosa fosse successo, non ha potuto nascondere la verità. Trasportato d’urgenza in sala operatoria, il giovane è stato sottoposto a un lungo e difficile intervento chirurgico durato più di cinque ore. L’operazione è stata eseguita dal primario del reparto di Chirurgia, Maurizio Tempesti, che con perizia è riuscito a liberare l’intestino del giovane. Ma per farlo ha dovuto asportare buona parte del colon che era stato irrimediabilmente lacerato dai disperati tentativi del giovane di recuperare la droga, facendo tutto da solo. Almeno è questa la versione dei fatti che avrebbe raccontato ai poliziotti dell’anticrimine del commissariato di Sulmona, subito intervenuti in ospedale per cercare di scoprire i particolari dell’incredibile vicenda. Versione che è risultata poco credibile, proprio per le ferite che i medici avrebbero rilevato al colon nel corso dell’intervento. Il sospetto è che il 25enne, prima di decidere di recarsi in ospedale, abbia chiesto l’aiuto di altre persone per riuscire a recuperare la droga. Aiuto che si sarebbe rivelato piuttosto dannoso.

Claudio Lattanzio

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