Due premi Nobel in cattedra al Gssi 

Oggi inaugurazione dell’anno accademico alla presenza degli scienziati Rubbia e Barish

L’AQUILA. Le riflessioni del Nobel e senatore a vita Carlo Rubbia e del Nobel Barry Barish, insignito lo scorso anno del riconoscimento dell’Accademia di Svezia per il suo impegno nella rivelazione delle onde gravitazionali, caratterizzeranno la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Gssi (Gran Sasso Science Institute). Barish riceverà l’omaggio della municipalità dalle mani del sindaco Pierluigi Biondi. Oggi alle 10,30, nell’Auditorium del Rettorato sarà presente, tra le altre personalità del mondo scientifico e accademico, il presidente dell’Istat Maurizio Franzini, al quale è affidata la lectio magistralis.
La Scuola Universitaria Superiore più giovane d’Italia inaugura il 2018/2019 con ospiti illustri e l’intervento di protagoniste e protagonisti d’eccezione delle sue attività didattiche e di ricerca. La cerimonia sarà aperta dalla relazione del rettore, Eugenio Coccia, che farà il punto sul primo importante tratto di strada percorso dal Gssi, e offrirà un quadro dei progetti futuri che impegneranno la Scuola. «Dopo il triennio sperimentale, e i due anni vissuti come istituzione universitaria superiore», osserva Coccia, «sarà questo il momento di fare un primo bilancio. Siamo l’università più giovane e più internazionale d’Italia, con circa metà dei nostri allievi provenienti dall’estero. Il focus di quest’anno è sulle nostre ricercatrici e ricercatori, che stanno dimostrandosi all’avanguardia dell’attività scientifica a livello mondiale».
Seguiranno gli interventi di tre ricercatrici del Gssi: Marica Branchesi, Elisabetta Baracchini e Karoline Schäffner. A completare la cerimonia, il concerto di un quartetto dei Solisti Aquilani, nel 50° della fondazione.