Due terremoti, un ricordo

Il sindaco Floris: «Anche L’Aquila risorgerà come noi».

AVEZZANO. Una giornata per non dimenticare le 30.000 vittime del terremoto che rase al suolo Avezzano nel 1915, ma anche i 309 aquilani morti nel sisma del 6 aprile scorso. Tanti gli appuntamenti previsti mercoledì in città, ma anche a Celano e a Morino, per commemorare il 95º anniversario del catastrofico evento sismico.
Novantacinque anni fa Avezzano spariva sotto le macerie delle case e dei monumenti. Nove mesi fa L’Aquila è stata martoriata e in parte distrutta. Questi due tristi eventi hanno un unico comune denominatore: il terremoto. Mercoledì la Marsica ricorderà il sisma di ieri e di oggi.

Ad Avezzano il sindaco Antonio Floris deporrà alle 10 una corona al “Memorial”, monumento ai piedi del monte Salviano, alla presenza delle autorità civili e militari. «Sarà doloroso ripercorrere la storia di quei giorni», ha dichiarato Floris durante la conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il presidente della sezione di Avezzano di Italia Nostra, Claudio Palazzi, il regista Antonio Silvagni e il soprintendente del Teatro dei Marsi, Giampiero Nicoli. «Ma dai drammi si può uscire, basta avere la volontà. Il nostro sarà un omaggio alla storia della Marsica e un augurio al territorio aquilano perchè torni presto a risorgere come abbiamo fatto noi».

L’amministrazione comunale di Avezzano inoltre, in collaborazione con l’associazione Italia Nostra e con l’Università di Teramo, ha organizzato un convegno al castello Orsini sul tema: «95 anni dopo, per non dimenticare» con la proiezione di un documentario storico sul terremoto del 1915. Ai lavori, che si apriranno alle 11, è prevista la partecipazione del sindaco, del rettore dell’Università di Teramo Rita Tranquilli Leali e del professore di filosofia del diritto dell’Università di Teramo Guido Saraceni. Altri eventi poi sono previsti nel pomeriggio e in serata: la messa in suffragio delle vittime del terremoto, celebrata nella chiesa di don Orione dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, e in serata lo spettacolo di Luigi Pirandello «Così è (se vi pare)», messo in scena dalla rete di compagnie teatrali Teatri d’Abruzzo, con intermezzi attuali.

Anche Celano mercoledì ricorderà il terremoto del 1915, ma anche quello del 6 aprile scorso. Alle 10 all’auditorium “Enrico Fermi” Giustino Parisse, giornalista de “il Centro”, presenterà il libro «Quant’era bella la mia Onna», che raccoglie gli scritti dei giorni successivi al sisma del 6 aprile, mentre nel pomeriggio è prevista la deposizione della corona al cimitero di Celano e a seguire una messa nella parrocchia di San Giovanni Battista. La giornata si concluderà alle 18 con un concerto del “Quodlibet wind quintett” all’auditorium. Il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila, aprirà gli appuntamenti del 13 gennaio a Morino. A seguire tavola rotonda all’albergo “Lo Schioppo” su «Spaesamento dal terremoto del 1915 al terremoto del 2009».