E Pirozzolo si dimette dall’anticorruzione

Il segretario generale del Comune (indagato) sostituito dal dirigente Giannangeli dopo la bufera sull’ex Onpi. Il sindaco Cialente: «Il designato è integerrimo»

L’AQUILA. Tra un «mi scusi, dov’è il posto per la Camera di commercio?» e un «gli avvocati avanti a destra», dopo l’invito ripetuto almeno 7-8 volte dallo speaker a «sedersi, prego, ché la cerimonia sta per iniziare», nell’aula magna intitolata al magistrato Antonio Villani piena piena di operatori del diritto – con due vescovi in prima fila, il metropolita Giuseppe Petrocchi e l’emerito Giuseppe Molinari – fa capolino anche una nuova figura: il dirigente anticorruzione del Comune dell’Aquila fresco fresco di nomina. Porta la data del 16 gennaio scorso, infatti, il decreto col quale il dirigente del Bilancio, Fabrizio Giannangeli viene nominato dal sindaco Massimo Cialente nuovo «responsabile della prevenzione della corruzione del Comune dell’Aquila».

Di norma, negli enti locali, il responsabile della prevenzione della corruzione – figura prevista dalla legge 190 del 2012 – è il segretario generale «salvo diversa e motivata determinazione». Anche in questo caso, L’Aquila fa eccezione. Il segretario generale del Comune, già in precedenza nominato nella funzione di responsabile della prevenzione della corruzione (il 4 marzo 2013), ha chiesto il 16 dicembre scorso di essere esonerato dall’incarico. A ottobre 2015 Pirozzolo è finito nella bufera insieme all’ex funzionaria del Centro servizi per anziani “Cardinale Corradino Bafile” Patrizia Del Principe. Il recente pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha legittimato il ritorno in sella di Pirozzolo, non cambia certo la posizione dell’indagato eccellente, nei confronti del quale la Procura della Repubblica si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, dopo aver chiuso la fase delle indagini preliminari. Il segretario generale del Comune, insomma, sia pure tornato al suo posto, rischia ugualmente il processo in seguito alle indagini condotte dalla squadra Mobile. La contestazione nei suoi confronti è quella di corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente di un bando di gara. Pirozzolo – assistito dagli avvocati Carlo Benedetti e Ugo Di Silvestre – ha fatto un passo indietro sull’anticorruzione.

Tra le motivazioni che hanno portato alla nomina di Giannangeli, come scrive il sindaco, c’è il fatto che «il dirigente del settore risorse finanziarie è in possesso dei requisiti richiesti: non è stato destinatario di provvedimenti giudiziali di condanna, né di provvedimenti disciplinari e ha dato dimostrazione nel tempo di comportamento integerrimo». Comunque, la nuova nomina è sempre in ambito ex Onpi, visto che, nel 2013, Giannangeli fu nominato al settore risorse finanziarie e controllo del Centro servizi per anziani. Lì dove tutto è nato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA