Ecco la Protezione civile Spa

Bertolaso in Senato: «Società pubblica e agile».

L’AQUILA. L’emergenza in Abruzzo durerà molto tempo. L’ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha illustrato il profilo della nuova spa «piccola, snella e agile» intervenendo, in Senato, a conclusione della discussione generale sul decreto legge emergenze. Bertolaso ha chiarito la natura tutta «pubblica» che manterrà la futura Protezione. L’intervento è stato anche l’occasione per tracciare un bilancio dei 10 mesi trascorsi da quando, il 6 aprile 2009, il sisma devastò L’Aquila. E per ringraziare il Senato e i suoi membri per la raccolta di 869.515 euro donati alle popolazioni abruzzesi: saranno impiegati per la costruzione di una scuola materna.

La somma raccolta dal Senato va ad aggiungersi ai circa 70 milioni di euro donati dagli italiani alla Protezione civile, confermando così «il lavoro eccellente svolto dalla Protezione», ha chiosato Bertolaso, «com’è testimoniato dal consenso non solo in Italia ma nella realtà internazionale». I soldi donati vengono monitorati da un Comitato di garanti, ha ricordato il sottosegretario, presieduto dall’ex giudice della Corte costituzionale Fernanda Contri. «Ci vorrà, in ogni caso, un bel po’ di tempo», ha proseguito, «per la fine dell’emergenza in Abruzzo. Basti pensare che l’emergenza del terremoto nelle Marche è stata chiusa solo l’anno scorso, cioè dopo 12 anni».

Bertolaso ha sintetizzato in alcune cifre il bilancio del lavoro fatto in Abruzzo: oltre 1300 contratti firmati, 2 contratti risolti con due imprese sulla base delle disposizioni del prefetto. «Seguiamo il criterio della tracciabilità. Quindi, in tutti i contratti firmati, viene disposto che i pagamenti alle imprese avverranno con assegno su conti correnti dedicati». Il sottosegretario ha voluto ringraziare in aula, al Senato, il personale della Protezione civile, dicendosi «orgoglioso di essere il responsabile di un gruppo di ragazzi che hanno lavorato senza un attimo di pausa e di riposo: l’età media del nostro personale è la più bassa nella Pubblica amministrazione». Poi, sulle ordinanze «calate dall’alto», il capo dipartimento ha aggiunto: «Non c’è ordinanza di protezione civile», ha scandito, «che non sia stata richiesta dagli enti locali interessati.

La protezione civile è, infatti, materia concorrente. Possiamo portare una richiesta di emergenza in consiglio dei ministri solo se c’è una richiesta specifica di una Regione. Se noi adottassimo una richiesta di emergenza senza che questa sia venuta da una Regione, potrebbe essere cancellata da un ricorso al Tar». A conferma delle sue parole, Bertolaso ha citato il riconoscimento che alla Protezione è stato tributato da Vasco Errani, presidente dell’Emilia Romagna, e dalla Conferenza delle Regioni.