Elicottero caduto, designato il perito in vista del sopralluogo

È possibile che il pilota, ingannato dalla nebbia, abbia corretto la rotta finendo contro la montagna Al vaglio della Procura anche i filmati sull’arrivo del velivolo nella stazione di Campo Felice

L’AQUILA. Prime mosse della magistratura per capire come sia precipitato l’elicottero del 118 sul Monte Cefalone, nel territorio di Lucoli, causando sei vittime. Il velivolo era decollato per recuperare uno sciatore infortunato.

La Procura ha nominato un perito per acquisire nuove informazioni sull’incidente aereo. Il tecnico potrebbe fare un sopralluogo sul luogo della tragedia unitamente al pm titolare dell’inchiesta Simonetta Ciccarelli.

Secondo quanto si è appreso, sulla base dei primi rilievi e su come sono stati trovati i rottami del velivolo a tragedia appena avvenuta, un istante prima di schiantarsi il pilota si sarebbe accorto della rotta sbagliata e avrebbe provato a correggere la rotta rialzandosi in quota, senza tuttavia riuscire a evitare l’impatto con la montagna, a circa 2mila metri. Secondo le prime risultanze, inoltre, l’inchiesta potrebbe concludersi senza indagati in quanto gli unici possibili profili da approfondire potrebbero rivelarsi essere, a vario titolo, quelli delle persone che erano all’interno dell’elicottero al momento dell’incidente, dove tutti hanno perso la vita.

Allo studio degli investigatori ci sono anche i filmati circolati sui media e sui social network dell’arrivo del velivolo nella stazione di Campo Felice: si nota, in particolare, che il motore non sarebbe stato spento, al contrario di quanto avviene normalmente quando si effettuano gli interventi, possibile sintomo di una certa sollecitudine del pilota nel voler ripartire per tornare all’ospedale dell’Aquila al più presto, viste le condizioni meteo e la scarsa visibilità.

Nella tragedia trovarono la morte Walter Bucci, medico del118, Giuseppe Serpetti, infermiere, entrambi aquilani, Gianmarco Zavoli, pilota, di Rimini Davide De Carolis, teramano, tecnico dell’elisoccorso, Mario Matrella, di Foggia, addetto della Inaer Aviation e Ettore Palanca, romano, lo sciatore che era stato recuperato.

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