Gli affitti alti e l’attività didattica da completare spingono il Comune a fare marcia indietro sui prefabbricati

Emergenza sfollati, scelte le casette

Parte il censimento per i Map e i moduli provvisori per le scuole

SULMONA. A un anno dal terremoto, stanno per arrivare in città i Map (moduli abitativi provvisori) ed i Musp (moduli unici scolastici provvisori) per cercare di andare incontro alle esigenze degli sfollati che hanno le abitazioni ancora inagibili e di studenti e docenti le cui scuole saranno interessate da interventi di consolidamento e ristrutturazione. La Protezione civile comunale ha avviato un censimento, fra i cittadini con le abitazioni lesionate, per la rilevazione del fabbisogno abitativo in attesa dei lavori di ristrutturazione. I Map saranno sistemati nell’immediata periferia.

Da qualche giorno, i tecnici comunali sono al lavoro per individuare, fra i terreni di proprietà comunale, quelli maggiormente idonei (anche attraverso carotaggi) per sistemare i moduli abitativi provvisori. Per ora l’unica certezza è che le strutture saranno sistemate al di fuori del centro storico, ma comunque alle porte della città.
Nei mesi scorsi, il Comune era intenzionato a evitare la realizzazione dei Map (casette prefabbricate), sistemando i quasi mille sfollati in case tradizionali, anche attraverso tariffe di affitto concordate. Poi l’inversione di rotta.

«In città», sostiene l’assessore Enea Di Ianni, «non ci sono case per accontentare tutti e, purtroppo, chi ha seconde e terze case, invece di agevolare chi è rimasto senza, ha aumentato il prezzo d’affitto e questo fenomeno», rimarca, «ha solo un nome: sciacallaggio».
La Protezione civile comunale ha cominciato a contattare i residenti, che hanno ricevuto per le loro abitazioni un esito B, C e E (ovvero inagibilità temporanee, parziali e totali), per la compilazione di una scheda ed individuare il numero di Map necessari che saranno assegnati in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Il censimento terminerà in tempi brevi e i Map, se non ci saranno ritardi, saranno consegnati in estate.

«Anche per l’assegnazione di moduli abitativi provvisori è stata data precedenza ai paesi che ricadono nel cratere e che hanno riportato danni molto gravi», riprende l’assessore. Anche le scuole, di ogni ordine e grado, saranno coinvolte nella consegna di moduli, i cosidetti Musp. Alcuni edifici scolastici necessitano di interventi post sisma e i Musp saranno sistemati nelle aree antistanti le scuole stesse. L’obiettivo è di non interrompere le attività didattiche. Il liceo socio-psico-pedagogico Vico è un esempio per tutti. Per mesi, a causa dell’inagibilità parziale, gli studenti sono stati sballottati da una scuola all’altra e, ora, sono stati sistemati in alcune aule dell’adiacente scuola media Ovidio. Nei mesi scorsi, anche genitori e docenti del Vico avevano chiesto l’installazione dei Musp per evitare ulteriori trasferimenti e disagi.

Infine, l’assessore Di Ianni annuncia che, per evitare disservizi agli sfollati sistemati negli hotel, «sono state attivate otto corse straordinarie della linea B, a disposizione dei concittadini terremotati che alloggiano presso il Parco Tremonti».

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