LA VERTENZA PELIGNA

Finmek: nessuna soluzione per gli esodati

SULMONA. Mancano due mesi alla scadenza della cassa integrazione per i lavoratori della Finmek e non si vedono all’orizzonte soluzioni per la più lunga vertenza del Centro Abruzzo. La questione...

SULMONA. Mancano due mesi alla scadenza della cassa integrazione per i lavoratori della Finmek e non si vedono all’orizzonte soluzioni per la più lunga vertenza del Centro Abruzzo. La questione esodati resta il nodo da sciogliere per i 120 operai, che – secondo il Governo – da ottobre potrebbero restare senza alcun sostentamento mensile. Gli esodati sono lavoratori over 50, espulsi dal mercato dal lavoro e non ancora ammessi in pensione in conseguenza di un innalzamento dell'età o dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico. Sono pertanto un sottoinsieme dei disoccupati, nel cui calderone sono finiti anche i 120 ex dipendenti Finmek.

Tutti lavoratori che non riescono a ricollocarsi nel mercato del lavoro (peraltro paralizzato in città) e che, a differenza dei disoccupati giovani, hanno famiglie e figli da mantenere. Privazioni e abbassamento del tenore di vita, dopo l'ingresso in cassa integrazione e la conseguente decurtazione della busta paga (in media ferma agli 800 euro) potrebbero essere nulla al confronto di perdere anche l'esiguo assegno mensile, passato dalla Stato. Per questo nei giorni scorsi gli operai, preoccupati per il loro futuro, si sono dati appuntamento all'assemblea convocata dalle parti sociali nella sede della Uil. Unanime è stata la richiesta – ancora inevasa – di riaprire il tavolo nazionale per trovare una soluzione in vista della prossima scadenza di ottobre della cassa integrazione straordinaria. Intanto, passata indenne al cambio di governi e leggi, ora la vertenza più lunga del Centro Abruzzo potrebbe essere arrivata davvero al capolinea, lasciando sul lastrico 120 famiglie, quasi tutte sulmonesi e dell'hinterland.

Federica Pantano

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