Fuga Udc, grandi manovre Lega e Fd’I fanno la corte 

Cambi in Comune: Natale e Francesconi i più ambìti. In campo il sindaco Biondi Nodo Prg in maggioranza, ridimensionamento in vista per l’Urban center 

AVEZZANO. Consiglieri centristi dell’Udc corteggiati da Lega e Fratelli d’Italia: il Carroccio sta per dar vita al gruppo consiliare con i primi tre membri – Arianna Stati, Alberto Lamorgese e Giovanni Luccitti – punta a diventare il dominus dell’amministrazione De Angelis e sta tessendo la tela soprattutto verso Luigia Francesconi e Marco Natale. Quest’ultimo ambito anche dal partito della Meloni, alla ricerca del terzo consigliere da affiancare a Iride Cosimati (presidente del consiglio) e Maurizio Gentile per costituire il gruppo a Palazzo di città. Fallito il corteggiamento di Vincenzo Ridolfi, ora il coordinatore provinciale di Fd’I, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, visto spesso ad Avezzano, punterebbe decisamente verso Natale. L’operazione, se in porto, farebbe salire più in alto le quotazioni del primo cittadino dell’Aquila agli occhi di Giorgia Meloni. Tutto, ovviamente, vista la partita, si giocherà su eventuali contropartite. La cristallizzazione dei nuovi scenari in evoluzione, quindi, se i due partiti di destra riusciranno nel loro intento, si rifletterà inevitabilmente sulla giunta comunale, dove ora siede più di qualche assessore senza gruppo, mentre la Lega in primis, se centra il colpaccio, punta a piazzare uomini di riferimento: tra i papabili ci sono quadri politici come Tiziano Genovesi e Sandro Stirpe. Nella girandola di trattative per i passaggi di campo è circolato anche il nome di Aleandro Di Paolo, arbitro di serie A. Sul versante Forza Italia, invece, la mancata elezione di Emilio Iampieri (anche se c’è chi spera in un recupero con il riconteggio alla Corte d’Appello) sembra aver raffreddato gli entusiasmi dei due ex consiglieri di minoranza, Gabriele Tudico e Sonia Di Stefano, pronti a salire sul carro vincente. Il risultato, non proprio all’altezza dell’attesa in città, alla luce degli endorsement di numerosi supporter di peso e di tre consiglieri di minoranza, in aggiunta alle forze del partito, ha fatto drizzare le antenne al capogruppo Giancarlo Cipollone, che ha chiesto l’analisi del voto. Una verifica a livello locale e regionale mirata a fare il punto sulla debacle che non ha fatto scattare il quorum in provincia, ma anche, e soprattutto, a mettere qualche puntino sulle i. Il quadro, quindi, resta indefinito, però l’aria in municipio sta cambiando: la riunione dei capigruppo per fissare il consiglio comunale, dove la minoranza aveva chiesto un rinvio per modificare la delibera sul Prg, in particolare sul ruolo centrale dell’Urban center, sgradito anche a parte della maggioranza, alla fine ha trovato una sintesi che prevede una modifica in aula consiliare. La prova del nove, quindi, ci sarà in consiglio. (m.s.)
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