Gli aquilani Over 60 sono in buona salute Ma si curano poco 

Indagine rivela: stanno meglio dei loro coetanei abruzzesi  eppure non prestano la giusta attenzione alla prevenzione

L’AQUILA. Gli ultrasessantenni aquilani godono di una buona salute rispetto ai coetanei abruzzesi e italiani in genere, ma non sempre sono attenti alla prevenzione. Lo rivela un’indagine sul rapporto tra anziani e sanità nella provincia dell’Aquila e in Abruzzo condotta da Senior Italia FederAnziani, con il coinvolgimento delle principali società medico-scientifiche. I risultati sono stati presentati lo scorso 12 maggio nel centro anziani di Cese di Preturo. Degli intervistati del capoluogo il 65,8% dice di avere problemi di vista, contro il 69,5% degli abruzzesi e oltre il 74% degli italiani. Solo il 23%, invece, avrebbe problemi di udito contro quasi il 25% degli abruzzesi e oltre il 27% degli italiani.
«Se guardiamo ai dati dell’Aquila riscontriamo una ridotta incidenza dei problemi alla vista e all’udito, da mettere in relazione anche con una maggiore frequenza dei controlli: la percentuale di senior che non effettua mai una visita oculistica o un controllo dell’udito è infatti più bassa rispetto alla media nazionale», spiega Roberto Messina, presidente Senior Italia. «Scarsa l’attenzione verso la prevenzione, con un ricorso alla vaccinazione antinfluenzale pari al 35,9%, nettamente inferiore alla media nazionale (50,4%) e una diffusione dell’antipneumococco che interessa appena il 2,8% della popolazione».
Cambia la percentuale per quanto riguarda i problemi ai denti: li lamenta il 71% degli ultrasessantenni aquilani, contro il 61,6% degli abruzzesi al 59% degli italiani.
Dati interessanti riguardano anche l’assunzione di farmaci: in Abruzzo l’81,7% degli ultrasessantenni ricorre regolarmente ai medicinali, contro una media nazionale del 72,4%. All’Aquila la percentuale scende al 71,8. Allarmanti sono i dati che riguardano l’attesa per alcune prestazioni: in particolare, la maggioranza degli intervistati ritiene che siano necessari oltre due mesi per una tac o una risonanza magnetica.
Si sottopone ogni anno a mammografia il 64,3% delle donne Over 60 abruzzesi; il 30,6% delle persone che hanno risposto ha seguito almeno una volta il rilevamento del sangue occulto nelle feci.
«Ancora molto il lavoro da fare anche sul fronte della diagnosi precoce, considerato che l’81,3% della popolazione Over 60 non ha mai effettuato una spirometria», conclude Messina. «Il dato più confortante è il giudizio della professionalità del personale sia medico che infermieristico, che complessivamente viene promosso dalla popolazione intervistata».
Il progetto è stato realizzato con il contributo non condizionante di Menarini, attraverso focus group realizzati all’interno dei centri sociali per anziani e con la somministrazione di questionari.
Il progetto prevede quaranta incontri in altrettante province italiane per fornire un quadro realistico delle condizioni di salute degli anziani e stimolarli a diventare parte attiva nel rapporto con il servizio sanitario nazionale.
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