Uno dei palazzi del'Aquila illuminati dagli architetti

L'AQUILA

Gli architetti riaccendono le luci sulla città rinata / VIDEO

Inaugurata l’installazione sui palazzi del centro. Oltre 300 fari per l’allestimento visibile fino a domenica

L’AQUILA. Luci di fuoco filtrano tra le colonne dei Portici. Scarlatte, come la “zona rossa” del post-terremoto. E luci blu, dinamiche, cromatiche, che accarezzano le facciate dei palazzi del centro storico dell’Aquila, appena tornati all’antico splendore. Ne esaltano i particolari: stemmi, cornicioni, portoni.

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L'Aquila accende le luci sul centro storico
Visibile fino a domenica l'installazione con trecento fari sui palazzi realizzata dagli architetti (video di Raniero Pizzi)

In piazza Duomo, all’angolo con corso Vittorio Emanuele, è accesa l’installazione “Gli architetti illuminano la città”, visibile fino a domenica, dalle 19 alle 24. All’evento hanno partecipato il sindaco Pierluigi Biondi, il presidente dell’Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, il coordinatore del progetto, Giuseppe Cimmino e tutto il gruppo di architetti che ha lavorato all’allestimento.
Il progetto, che porta la firma dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, rientra nelle iniziative del decennale del sisma ed è stato finanziato con 22mila euro di fondi Restart. Per la prima volta, dopo il terremoto del 6 aprile 2009, sono illuminati alcuni degli edifici e altri aggregati edilizi rimasti al buio per oltre un decennio, in quanto non ancora ricostruiti. Ma il progetto, «che punta a esaltare il ritorno alla vita del centro storico e l’importanza dell’illuminazione in architettura», spiega il presidente dell’Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, «valorizza anche i palazzi appena restaurati, ne accentuea gli elementi architettonici, esaltandoli in tutta la loro bellezza».
Un percorso suggestivo, arricchito da oltre 300 fari (luci architetturali), che si snoda tra le vie del centro. L’anello luminoso, in un’alternanza di luce statica (rossa) e dinamica (dai toni tenui) parte dalle strutture non ancora ricostruite, l’ex Liceo Classico, il Convitto nazionale e la sede della Camera di commercio, dove i fari scarlatti sono stati posizionati all’interno dei Portici, per proseguire fino al palazzo ex Carispaq, con luce dinamica e colorata. Si arriva, quindi, all’ex palazzo Del Vecchio dove quattro fari ridisegnano la pianta dell’edificio abbattuto, rischiarando anche le facciate degli edifici prospicienti. Il percorso luminoso scende, poi, sulla quinta di piazza Duomo, con luce dinamica sulle varie facciate antiche per piegare su via Marrelli, dove la luce dinamica indica l’edificio che fa angolo con via Tre Marie.

Il percorso coinvolto nel progetto delle installazioni luminose

L’anello prosegue su via Cavour fino al Teatro San Filippo, illuminato da toni dinamici. Da via Cavour l’anello prosegue in piazza Palazzo, dove la Torre civica di Palazzo Margherita è illuminata da fari rossi. Luce dinamica per il palazzo “Antica locanda del sole”. Un faro illumina con luce architettonica anche il portale di Palazzo Ciolina.
Per i tre giorni della installazione, gli architetti invitatno i proprietari dei palazzi del centro ristrutturati a tenere accese le lampade interne e dei cortili, in segno di rinascita.