Gran Sasso, chiesto lo stato di calamità

Gli albergatori: «Fonte Cerreto abbandonato e strade intransitabili». Impianti chiusi fino a giovedì

L’AQUILA. Aspettando la neve, gli albergatori di Fonte Cerreto richiedono lo stato di calamità. La situazione è precipitata per la mancata partenza della stagione invernale. E mentre infuriano bufere di vento e polemiche, gli albergatori denunciano le condizioni in cui versa la stazione sciistica di Campo Imperatore. A rincarare la dose ci pensa il capogruppo consiliare di Forza Italia Guido Quintino Liris, che dopo aver attaccato la Regione per la delibera sui nuovi vincoli ambientali chiede spiegazioni sulla chiusura, fino a giovedì, dell’albergo di Campo Imperatore, passato sotto la gestione del Centro turistico del Gran Sasso. Intanto, stamani gli albergatori terranno una conferenza stampa in cui saranno affrontate tutte le problematiche sul tappeto. Ecco in anticipo i temi che saranno trattati: oltre alla situazione economica, «l’abbandono di Fonte Cerreto, dal punto di vista del decoro urbano, dell’illuminazione, delle strade intransitabili per ore con due dita di neve e la chiusura perenne della provinciale per Montecristo».

La mancata apertura della stazione sciistica – l’unica ancora chiusa in Abruzzo – è stata la mazzata finale: la neve caduta nei giorni scorsi è stata spazzata dal vento forte ed è saltata l’inaugurazione, prevista per domenica scorsa. Ma già nei giorni precedenti era rimbalzata la polemica, con un botta e risposta tra il sindaco Massimo Cialente e il direttore della scuola di sci di Campo Imperatore Luigi Faccia, sulla necessità di dotare la montagna aquilana dell’innevamento artificiale. Anche su questo gli albergatori vogliono vederci chiaro. E rivolgono una serie di domande all’amministratore unico del Ctgs Fulvio Vincenzo Giuliani, che aveva annunciato, tempo permettendo, l’apertura degli impianti per l’8 gennaio. «Si sapeva», sottolineano gli operatori, «che non si poteva aprire. Chiediamo chiarimenti sulla visita dell’Ustif, l’ente preposto al collaudo della seggiovia delle Fontari. E sulla situazione della taverna albergo, del rifugio Fontari, dei gatti delle nevi “gelati”. Insomma, basta con le promesse sul potenziamento della stazione, se poi la realtà è ben diversa». Sempre a Giuliani si rivolge Liris: «Chiedo di riaprire immediatamente l’albergo di Campo Imperatore. L’albergo ha le funzioni di rifugio montano, non può essere chiuso neanche per 5 minuti». (r.s.)

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