Gran Sasso, stazione pronta per l’apertura

Dopo i guasti all’energia elettrica, domani gli impianti di Campo Imperatore saranno messi in funzione

L’AQUILA. Potrebbe essere la volta buona. Meteo permettendo, domani si scia sulle piste innevate del Gran Sasso.

Tutto è pronto, a quanto pare, per far partire finalmente la stagione invernale, dopo che i tecnici dell’Enel hanno lavorato per due giorni per ripristinare l’energia elettrica che alimenta la stazione sciistica di Campo Imperatore.

Ad annunciarlo è l’amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso Fulvio Giuliani. «Vogliamo essere ottimisti», dice Giuliani, «e incrociando le dita, rispetto alle condizioni del tempo, siamo pronti a mettere in funzione gli impianti».

I lavori per la sostituzione dei sostegni dell’elettrodotto danneggiato da una delle tre slavine che hanno spazzato il Gran Sasso lo scorso 18 gennaio, dopo le forti scosse di terremoto, sono iniziati martedì e nella giornata di ieri i tecnici Enel, affiancati dagli operatori del Centro Turistico e dalle guide alpine, hanno completato l’intervento, anche con l’ausilio di un elicottero.

Oggi sarà riattivata la fornitura di energia elettrica e domani, salvo ulteriori imprevisti, la stazione sarà aperta.

«Quest’anno ci siamo trovati di fronte a diverse emergenze», sottolinea ancora l’amministratore del Centro turistico, «partendo dalla mancanza di neve, fino alle valanghe scese sul comprensorio di Fonte Cerreto. La seconda, in particolare, ha tranciato due tralicci dell’Enel e piegato un terzo, generando l’interruzione della linea elettrica che alimenta la funivia di Fonte Cerreto, l’hotel Campo Imperatore, l’Osservatorio Astronomico e le due seggiovie. Dal 18 gennaio siamo arrivati al 30 gennaio, per poter iniziare i lavori di ripristino della linea elettrica, tenendo conto anche dei possibili rischi valutati dalla Commissione valanghe. Non solo gli operatori turistici, ma anche noi come azienda abbiamo registrato, a causa di questa situazione, dei danni economici. Stiamo valutando», conclude Giuliani, «se esistono delle responsabilità soprattutto da parte dell’Enel, e se esiste la possibilità di richiedere lo stato di calamità naturale».

La stagione invernale è ormai innegabilmente compromessa, essendo andata persa ormai al 60 per cento: gli albergatori della zona di Fonte Cerreto e Assergi hanno lamentato un drastico calo del fatturato, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, criticando, in modo particolare, la mancanza di un impianto di innevamento artificiale.

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