Grippo: pochi gli uomini della polizia locale

L’appello del comandante: «Impossibile far fronte alle tante criticità del territorio con 54 addetti»

L’AQUILA. Troppo pochi i 54 uomini della polizia municipale per coprire i 470 chilometri quadrati del territorio comunale, con le frazioni che, a conti fatti, non vedono mai passare una pattuglia. A lanciare un appello all’amministrazione comunale affinché metta mano a un serio piano di assunzione di nuovi vigili urbani è il comandante Ernesto Grippo, riconfermato da alcune settimane alla guida della polizia municipale, dove resterà fino a giugno. Il comandante torna a ribadire che «54 uomini sono pochi per le criticità di questo territorio», chiarisce Grippo, che mal tollera il dover tirare la coperta da un lato, lasciandone scoperto un altro. «I miei uomini si spendono molto nei due turni di servizio dalle 7,30 alle 19,30, ma riusciamo a fare poco».

Nonostante tutto, i risultati sono buoni, soprattutto sul fronte del sostegno alle indagini post-sisma in supporto alla Procura e su quello degli abusi edilizi con 102 notizie di reato nel 2016 e 42 inottemperanze alle ordinanze di demolizione. Risorse potrebbero arrivare dal bando comunale pubblicato qualche mese fa, ma il problema è che si tratta di un bando “stagionale”. Ma L’Aquila non è una città balneare, ha bisogno di risorse per tutto l’anno. «È un bando per agenti a tempo determinato, ho chiesto all’amministrazione di modificarlo», spiega il comandante, «visto che la Regione sta sbloccando il fermo delle assunzioni. L’obiettivo è di convertire questo bando». A tal fine, però, occorre che nel piano occupazionale vengano poste le risorse necessarie per poter assumere. «In via preliminare», spiega Grippo, «si possono intanto fare dei bandi di mobilità per poter attingere personale da altre città italiane». A soffrire maggiormente della carenza di vigili sono le frazioni. «Siamo totalmente assenti nelle frazioni», dice chiaramente il comandante, «e poco presenti per quanto riguarda la sicurezza stradale anche in città; i paesi sono completamente abbandonati. Non è giusto», aggiunge Grippo, «che vi siano cittadini di serie A e cittadini di serie B che non vedono tutelata la loro esigenza di legalità, sul versante della sicurezza stradale, ma anche su quello del commercio e dell’edilizia». La polizia municipale dell’Aquila lavora anche molto con la Procura della Repubblica su deleghe d’indagine relative a presunti abusi edilizi, alle “casette”, quelle in zona P4 a rischio alluvione, ai contributi illecitamente percepiti per abitazioni equivalenti: un versante sconosciuto alle altre polizie locali. (m.g.)

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