I carabinieri davanti all'ufficio postale di Centi Colella

L'AQUILA

Guardia giurata nella banda dei bancomat

Furti di denaro contante allo sportello Atm delle Poste di Centi Colella e al distributore Eni di Sessa: due arresti e due denunce

L’AQUILA. Specializzati nel furto di denaro contante, grazie a codici e informazioni riservate forniti da una guardia giurata, depredavano sportelli automatici e colonnine self-service delle pompe di carburante. Il gruppo, composto da quattro persone del Pescarese, è finito nella rete degli investigatori dell’Aquila che hanno arrestato due componenti del sodalizio e denunciato gli altri due. I carabinieri del nucleo operativo (Nor) aquilano, con i colleghi della compagnia di Pescara, hanno dato esecuzione alle misure cautelari firmate dal giudice per le indagini preliminari dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, nei confronti di M.S., 57 anni, guardia giurata, e E.I., di 58. Entrambi sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di furti di denaro contante dalle casseforti di prelievo automatico (Atm) e dalle colonnine self-service, aggravati da danni patrimoniali di rilevante gravità.

I carabinieri del Nor dell'Aquila

Due, in particolare, i furti contestati: il primo, relativo ai 96mila 500 euro portati via il 14 agosto scorso dalla cassaforte Atm delle Poste AQ1 dell’Aquila, a Centi Colella; l’altro è quello che riguarda i 27mila 425 euro sottratti dalla colonnina self-service del distributore Eni sulla statale 17, a Sassa (L’Aquila). Grazie alle immagini dalla videosorveglianza, e al monitoraggio delle utenze telefoniche, i militari hanno identificato numeri d’interesse, poi si sono messi sulle tracce delle quattro persone sospettate. La guardia giurata forniva ai sodali _ a vario titolo responsabili dell’esecuzione materiale dei due furti _ le combinazioni delle casseforti, il necessario per la duplicazione delle chiavi di apertura e le modalità per ovviare ai sistemi di allarme collocati a protezione delle strutture da depredare. Le indagini condotte dai militari del Nor, coordinate dal pubblico ministero Roberta d’Avolio della procura aquilana, si sono protratte da ottobre a dicembre del 2018 e hanno consentito di disarticolare il sodalizio.

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