Iacone: contro la criminalità istituire le ronde di volontari

Rapina in cattedrale. I lampioni erano spenti, inutili i filmati.

AVEZZANO. Ronde di volontari per contrastare la criminalità. Questa la proposta del consigliere comunale Alfredo Iacone dopo la rapina ai danni del parroco della cattedrale don Giovanni Guardiani, raggiunto nella sua abitazione da tre banditi incappucciati.

La proposta del consigliere del Pdl giunge insieme alla notizia che sono inutilizzabili i filmati della videocamera piazzata dietro alla cattedrale di Avezzano, dove i tre banditi sono entrati col tentativo di aprire la cassaforte e sono andati via dopo aver rapinato 80 euro al parroco. All’obiettivo puntato troppo verso il muro (la telecamera serve da deterrente contro i vandali che scrivono con lo spray) si aggiunge il problema che quella notte i lampioni della zona erano spenti. Il filmato, insomma, rivela solo un muro perimetrale della cattedrale completamente al buio. Un grave problema, quello della mancanza di illuminazione del centro cittadino, più volte segnalato dai cittadini agli amministratori proprio perchè favorisce l’opera di ladri e vandali.

Anche senza l’aiuto delle videocamere, però, le indagini dei carabinieri per identificare i tre rapinatori proseguono: potrebbero trattarsi infatti degli stessi slavi o romeni (questa volta non incappucciati) che qualche giorno prima avevano minacciato un altro parroco che si trovava nella sua canonica.

Questi due episodi hanno suscitato molta preoccupazione in città, tanto che ieri il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà-Nuova Alleanza Alfredo Iacone ha chiesto al sindaco Floris di «attivare subito le procedure per consentire anche ad Avezzano la presenza di ronde di volontari, così come disposto dalla recente normativa». Il riferimento è alle leggi del pacchetto sicurezza che consentono ai sindaci di allargare il controllo del territorio urbano con l’ausilio di associazioni di volontari. «Non si può più accettare che nella nostra città possano essere facilmente aggrediti e derubati soggetti che, tra l’altro, per la loro aperta accoglienza verso i più bisognosi divengono, per i delinquenti sempre ben informati, facili prede», scrive Iacone. «Ancora una volta si deve constatare che oramai anche Avezzano non è più un’isola felice, e che è necessario ricorrere all’ausilio di cittadini volontari per un’efficace attività di controllo e prevenzione della criminalità».