«Il boato di un jet ha provocato una slavina»

Scanno. La testimonianza di 2 escursionisti sul monte Terratta

 SCANNO. Se qualche giorno fa i boati di alcuni jet supersonici, percepiti un po' in tutto l'Abruzzo, avevano risvegliato la psicosi di una scossa di terremoto, stavolta il volo a bassa quota di un aereo ha addirittura provocato una slavina sul comprensorio di Scanno.  È quanto denuncia Francesco Mancini, escursionista del Cai, uscito insieme ad un amico in una passeggiata sulla neve nel comprensorio montano, tra le località di Scanno-Monte Terratta, Monte Argatone e poi Villalago.  «Avevamo deciso di compiere un'ascesa relativamente lunga e faticosa a causa del grande innevamento delle vallate», raccontano Mancini. «È andato tutto bene, comunque, fino a quando sopra di noi è passato un jet che superando la barriera del suono ha provocato il famoso boato. Al di la dell'iniziale sconcerto quello che ci ha di molto preoccupato è stato un altro rumore forte che veniva dall'alto. Un rumore spaventoso e duraturo che faceva chiaramente capire che c'era stata una slavina».  Fortunatamente, i due escursionisti erano già all'uscita del canale e non hanno corso rischi. «La slavina», prosegue il racconto, «ha invaso l'imbocco di una vallata che peraltro d'estate viene usata come punto di sosta prima di affrontare un tratto di salita verso il Terratta (a quota 2208 ndr). Non oso pensare cosa sarebbe successo se ci fosse stato qualcuno proprio in quel punto. Mi auguro», conclude, «che questa nostra testimonianza possa invitare a far riflettere sulle bravate di questi "piloti supersonici"». (fab.i.)

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