Il Cam è salvo, c’è l’accordo in extremis 

La Segen si accolla il debito del Consorzio nei confronti di Luco. Alla Sorveglianza via Di Pangrazio, arriva Pierleoni

AVEZZANO. L’accordo c’è e il Cam è salvo. Alla fine ha prevalso il buonsenso e nel corso dell’assemblea dei soci di ieri pomeriggio, è stato dato mandato al consiglio di gestione per ratificare l’accordo con il Comune di Luco dei Marsi, che prevede una cessione di credito che il sindaco Marivera De Rosa rivendicava nei confronti del Consorzio acquedottistico e per il quale voleva presentare un’istanza di messa in mora, quindi di fallimento, nei confronti del Cam stesso. A fare da mediatore l’azienda che gestisce la rete dei rifiuti, la Segen.
A garanzia dell’accordo, spuntano la cessione di utenze industriali nel caso di non rispetto dei termini di pagamento. Il Comune di Luco, in cambio, ha ritirato i pignoramenti e il Consorzio acquedottistico continuerà quindi a svolgere i servizi per i cittadini.
Salvi anche i 129 posti di lavoro. Il Comune di Luco cederà il credito che ha sul Cam, pari a 916mila euro, alla Segen che deve avere invece dal Comune luchese 930mila euro.
La società consortile che si occupa della raccolta dei rifiuti per 11 Comuni acquisirà le quote che il Cam deve versare all’amministrazione De Rosa.
Il piano è stato illustrato ai sindaci e ai soci nel corso dell’assemblea, dall’amministratore delegato Giuseppe Venturini.
Nel frattempo sono stati rinnovati i vertici del Cam. I nuovi equilibri amministrativi marsicani, dopo le elezioni di giugno, hanno portato i 35 Comuni soci dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) a dare vita a un nuovo assetto, che non prevede più tre ruoli per il Comitato di gestione e tre per quello di Sorveglianza, ma con i decreti correttivi della riforma Madia, due persone per il primo organo e tre per il secondo.
Il Consiglio di sorveglianza, che era guidato dall’ex sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, dall’attuale consigliere ex vicesindaco Ferdinando Boccia, e dal vicesindaco di Carsoli, Mario Mazzetti, è stato affidato al consigliere comunale di Avezzano Alessandro Pierleoni (presidente), all’assessore Felicia Mazzocchi e al sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci. Il vecchio consiglio di gestione si era occupato del piano industriale riguardante il completamento dell’installazione dei misuratori mancanti, oltre che del recupero di 4 milioni di euro di crediti. Operazioni avviate, come la promozione dell’unificazione della gestione su scala provinciale, con i gestori Gran Sasso e Saca. Per quanto riguarda il Consiglio di gestione ci sono state le dimissioni di Paola Attili. Restano in carica, per ora, Giuseppe Venturini (presidente) e Armando Floris. Quest’ultimo dovrebbe mantenere l’attuale carica.
Venturini invece potrebbe decidere, qualora fosse sostituito nell’incarico di gestione, di rimanere dirigente dell’azienda consortile. Tutto dovrebbe essere deciso nelle prossime ore.
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