Il Gssi nella scoperta del secolo

Sono otto i ricercatori del Gran Sasso Scienze Institute che si sono occupati dell’esperimento

L’AQUILA. Ci sono anche otto ricercatori del Gssi (Gran Sasso Science Institute) dell’Aquila in quella che è stata definita la scoperta del secolo.

C’è infatti anche la firma degli otto ricercatori dell’istituto aquilano nella scoperta delle onde gravitazionali, teorizzate da Albert Einstein circa 100 anni fa e annunciata ieri in una conferenza stampa in streaming da Washington.

Mentre veniva dato l’annuncio ufficiale, anche all’Aquila, dalla sala del Gran Sasso Science Institute alla Villa Comunale e in contemporanea con Washington e Pisa, partiva un fragoroso applauso.

«Sono anni che lavoro alla ricerca sulle onde gravitazionali», ha detto il direttore del Gssi Eugenio Coccia, «e questo è un momento di grande importanza».

«La notizia della scoperta delle onde gravitazionali», ha aggiunto,«è in questo momento in prima pagina su ogni giornale del mondo. L’esperimento a cui hanno lavorato i nostri ricercatori non ha soltanto rilevato le onde nate da un collasso di due buchi neri a 1,3 miliardi di anni luce di distanza, ma ha anche dimostrato la stessa esistenza dei buchi neri. È come se si aprisse una grande finestra su un nuovo mondo».

«Per quanto riguarda invece le ricadute nella vita di ogni giorno», ha detto Coccia, «è come se, calcolando la distanza tra la terra e il sole, si sia riusciti a calcolare con esattezza uno spostamento reciproco dello spessore di un capello. Immaginatevi quante ricadute potrà avere avere nella vita di ogni giorno una tecnologia del genere». Solo tre studenti degli otto del gruppo di lavoro erano presenti ieri sera e sono saliti sul palco davanti alla sala gremita di autorità e scienziati. Oltre ad Eugenio Coccia, erano presenti Imran Khan, 25 anni, proveniente dal Pakistan, Matteo Lorenzini (38enne italiano) e Akshat Singhal (24 anni, India), Lorenzo Aiello (25 anni, Italia), Viviana Fafone (51, Italia), Shubhanshu Tiwari (26, India) erano invece a Pisa, sede dell’esperimento, mentre Gang Wang, 30enne cinese, «lo hanno rivoluto i genitori in occasione del Capodanno cinese», ha detto Coccia.

I ricercatori stranieri del progetto sono all’Aquila da molti mesi, selezionati dall’Esr (Early stage researchers) del progetto Grawiton.

Raniero Pizzi

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