Il sindaco Casini alla conta È il giorno dei verdetti 

Consiglieri convocati a palazzo San Francesco, si teme la fronda anti-Gerosolimo: «Voglio capire chi, come me, ha a cuore l’interesse esclusivo della città»

SULMONA. Svolta nella crisi amministrativa e politica del Comune di Sulmona. A sorpresa il sindaco Annamaria Casini, stufa dei tatticismi esasperati di questi giorni, ha deciso di rompere gli indugi convocando tutti i consiglieri comunali in un’inedita assemblea aperta anche alla città. Tutti a rapporto dalle 10 di oggi per verificare se esistano possibilità concrete per arrivare alla formazione di una giunta di salute pubblica, che coinvolga tutte le forze politiche. La mossa del sindaco mira a fare uscire allo scoperto tutti i consiglieri comunali intenzionati a consegnare il Comune nelle mani dell’ennesimo commissario prefettizio, facendo slittare le elezioni al prossimo anno. «Voglio un confronto pubblico con tutte le forze politiche locali, che come me hanno a cuore l’interesse esclusivo della nostra città», afferma il sindaco, «dal primo giorno del mio mandato ho sempre avuto come obiettivo il bene di Sulmona, ecco perché la mia preoccupazione primaria, oggi più di ieri, è quella di risolvere tutte le problematiche e portare a termine importanti e complessi progetti già avviati da questa amministrazione. Questo potrà avvenire solamente attraverso un confronto franco e leale con tutti i consiglieri comunali, ai quali ho chiesto ufficialmente di riunirci in maniera informale nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, considerata l’attuale situazione politica che stiamo vivendo in seguito alla fuoriuscita di alcuni consiglieri dalla maggioranza e alle conseguenti dimissioni di un assessore».
I primi a rispondere all’appello del sindaco sono stati i tre del Pd che mercoledì sera si sono riuniti alla presenza del coordinatore provinciale decidendo di aderire alla proposta di una giunta di salute pubblica «a patto che il sindaco ammetta il fallimento del civismo e azzeri la giunta nominando un nuovo esecutivo che dovrà portare avanti alcuni punti strategici per poi andare ad elezioni il prossimo anno».
Soluzione che non piace a molti consiglieri d’opposizione che mirerebbero invece a un lungo commissariamento per indebolire l’attuale gruppo politico del sindaco che fa capo ad Andrea Gerosolimo e poter riorganizzare le fila per presentarsi alle prossime elezioni del 2020 con qualche possibilità in più rispetto a quelle che avrebbero se si andasse a votare già dal prossimo mese di maggio. E non è escluso che questa mattina, se i consiglieri comunali dovessero continuare a prendere tempo per arrivare indenni al 26 febbraio, ultimo giorno utile per andare alle elezioni tra due mesi, il sindaco decida di chiedere lei stessa ai consiglieri di maggioranza di firmare le dimissioni contestuali e andare tutti a casa.
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