Il turismo montano tra sentieri attrezzati e vie ferrate / VIDEO

Presentati gli interventi di riqualificazione con l’istituzione della Rete escursionistica alpinistica speleologica torrentistica d’Abruzzo (Reasta)

L'AQUILA. Una stagione nuova per il turismo montano abruzzese. E' sotto questi auspici che il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli ha presentato gli interventi per la sistemazione della rete sentieristica e delle ferrate e l’istituzione della Rete Escursionistica Alpinistica Speleologica Torrentistica d’Abruzzo (Reasta) che mirano allo sviluppo sostenibile e socio-economico delle zone montane e a nuove norme per il soccorso. Sono inoltre stati avviati i lavori di miglioramento _ dovrebbero concludersi entro lugliol 2018 _ mille chilometri di sentiero per promuovere e stimolare il sistema dell'offerta turistica delle nostre montagne. L'obbiettivo è di far provare in Abruzzo l'ebbrezza della montagna raggiungendo vette altrimenti inaccessibili e percorrere "vie ferrate" in assoluta sicurezza, così come avviene sulle Dolomiti.

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Insieme a Lolli, c'erano: il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il presidente del Collegio regionale delle Guide Alpine, Agostino Cittadini, il presidente del CAI Abruzzo, Gaetano Falcone e in rappresentanza del Parco Gran Sasso Monti della Laga, Alfonso Calzolaio. Per l'occasione è stato presentato il nuovo video del Collegio regionale Guide Alpine Abruzzo il cui obiettivo è far conoscere i professionisti della montagna e allo stesso tempo offrire uno strumento di promozione della montagna abruzzese. Fra le altre iniziative finalizzate a favorire il turismo e contrastarne lo spopolamento e il degrado, la riqualificazione della sentieristica di bassa quota, alta quota e delle vie ferrate e del progetto Living Gran Sasso di promozione e marketing del territorio (2,5milioni di euro). "Il Parco ha messo a disposizione il progetto preliminare per accedere al finanziamento ed è soggetto attuatore per quanto riguarda l'alta e media montagna, mentre il comune di Castel del Monte è capofila per i sentieri di bassa quota con il coinvolgimento dell'associazione delle guide alpine che ha dato il suo indispensabile contributo professionale", sostiene Lolli ribadendo la necessità di trovare altre risorse per mettere in sicurezza anche il sistema dei rifugi. A questo investimento si aggiunge quello previsto, pari a 22 milioni di euro, per la pista ciclabile che va da Campotosto alla Valle Subequana. "Attraverso la legge Reasta - precisa Pietrucci - con l'aiuto e il supporto decisivo degli operatori della montagna (tra cui guide alpine, maestri di sci, Cai, guide speleo) censiremo il patrimonio di sentieri, percorsi, vie ferrate e di arrampicata, tratturi, itinerari free ride, piste ciclabili e di mountain bike e altri che consentono attività escursionistiche, alpinistiche, speleologiche e torrentistiche". Nelle prossime settimane partiranno i corsi di formazione e informazione, che sono un altro caposaldo della legge, che mira anche all'educazione consapevole delle nuove generazioni all'uso e all'importanza delle montagna.