Imprese, arrivano i mini-bond

Fracassi, neopresidente di Confindustria L’Aquila: puntiamo ad aprire nuovi scenari economici

L’AQUILA. Per le imprese della provincia dell’Aquila si aprono nuovi scenari, con il posizionamento sul mercato finanziario nazionale. Dal prossimo anno, le aziende più strutturate potranno emettere delle obbligazioni, i cosiddetti “mini-bond” che verranno acquistati da società interessate a entrare nel capitale locale.

Ad annunciare la novità è il presidente di Confidustria L’Aquila Abruzzo interno, Marco Fracassi, appena rieletto, per il biennio 2017-2018, alla guida dell’associazione. E proprio Confindustria è il motore dell’iniziativa, tesa a proiettare le imprese aquilane nel mondo della finanza.

Presidente, come nasce quest’idea?

«Il percorso, strutturato con la Camera di commercio dell’Aquila nell’ambito dei progetti per la finanza innovativa, si articola su due diversi filoni: la formazione degli imprenditori, che devono acquisire le competenze e cogliere le opportunità offerte dai nuovi strumenti in vigore, e l’individuazione di imprese in possesso dei requisiti necessari per entrare nel mercato finanziario attraverso l’emissione di mini-bond e accedere al “private equity”, consentendo l’ingresso delle società interessate nel proprio capitale. Misura di cui possono beneficiare anche aziende di dimensioni minori».

Con quali vantaggi per le imprese del territorio?

«Innumerevoli. Intanto, il passaggio da una dimensione locale a nazionale, poi l’aumento delle risorse finanziarie a disposizione, che si traduce nella possibilità di nuovi investimenti, ampliamenti e assunzioni. Infine, il posizionamento sul mercato finanziario: da impresa locale si passa ad azienda nota».

In tutto questo, qual è il ruolo di Confindustria?

«Di accompagnamento, conoscenza e formazione dell’imprenditoria locale. Altri campi di azione saranno la digitalizzazione, su cui lavoreremo con il programma Industria 4.0, e l’alternanza scuola-lavoro. Nell’assemblea dei soci è stato tracciato un bilancio dell’attività svolta. Possiamo contare su un fatturato di 860mila euro di contributi. Abbiamo 296 imprese, che danno lavoro a 12.500 occupati, tra cui grandi gruppi come Telecom, Ferrovie dello Stato, Eni, Enel, Poste italiane, Dompé, Menarini, Sanofi Aventis e Thales Alenia Space, per citarne alcuni. Confidustria L’Aquila si conferma la prima associazione di categoria per posizionamento e iscritti nelle zone interne e la seconda in Abruzzo. Rivendichiamo una nostra identità di rappresentanza sul territorio, senza campanilismi, né arroccamenti, in quanto l’Abruzzo interno ha caratteristiche e peculiarità diverse dalla costa».

Tra i progetti già avviati c’è la nascita della società Unicaenergia. Di cosa si tratta?

«L’alleanza con Confindustria Lazio, che non è politica ma tecnica, ha portato alla creazione di Unicaenergia, a cui oltre a Confindustria L’Aquila Abruzzo interno hanno aderito Unindustria Lazio e Assosistema. La società eroga agli associati servizi di acquisto dell’energia e del gas, di efficientamento energetico e consulenza».

Programmi per il futuro, anche alla luce della crisi che vive l’imprenditoria locale?

«Nel 2015 abbiamo ospitato il Road show per l’internazionalizzazione avviando all’export molte imprese aquilane, ma c’è molto da fare. La nostra azione sarà improntata al marketing territoriale per il potenziamento degli investimenti esistenti e la creazione di nuove opportunità di sviluppo. Non dobbiamo dimenticare che il cratere sismico ha subìto danni notevoli. Un tema, quello della ricostruzione, su cui continueremo a lavorare».

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