Ingegneri premiati Evento nel segno della ricostruzione 

Cerimonia dedicata ai neo iscritti e ai colleghi più esperti De Amicis: «Molti risultati anche grazie al nostro impegno»

L’AQUILA. «Abbiamo voluto dedicare la giornata alla ricostruzione della città a dieci anni dal sisma. Molto è stato fatto e buona parte dei risultati si devono proprio all’attività svolta dagli ingegneri, pensiamo al lavoro svolto nella progettazione, negli uffici, alle responsabilità assunte. Ora dobbiamo proseguire nel rilancio delle attività socio-economiche perché con i contenitori siamo a buon punto, ma serve implementare i contenuti».
Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri dell’Aquila Pierluigi De Amicis ha introdotto la giornata che, alla sala Ipogea del Consiglio regionale, ha celebrato i neo-iscritti all’Ordine e premiato chi lo è da 35 e 50 anni. Si è trattato di una cerimonia particolarmente emozionante, il riconoscimento di anni dedicati all’ingegneria e quindi allo stesso territorio. Anni spesi guardando il volto della trasformazione della professione e così della città in un rapporto di stretta integrazione di cui i due senior iscritti sono stati testimoni: Gianfranco Valente e Raffaele Grella (che hanno premiato l’ultimo ingegnere iscritto, giovedì scorso, Vito Taccone), molto applauditi dal numeroso parterre della cerimonia. Oltre 40 invece gli iscritti da 35 anni, emozionati anch’essi come i 100 giovani cui è stato dato il benvenuto. «Guardare al futuro facendo squadra: è questo il nostro obiettivo», ha spiegato De Amicis. «La giornata non è stata un passaggio di consegne, ma la perfetta integrazione tra chi ha già fatto esperienza e ha dato così tanto alla professione e chi dovrà farlo in futuro, cui l’ingegneria, per sua natura, non può non guardare». Un confronto sulle idee, sulle prospettive del mondo dell’ingegneria, attraverso cui modernizzare la professione e insieme produrre un’adeguata ricognizione sulla valenza sociale e civile assunta dalla categoria nel tempo, sempre più impegnata verso la sviluppo di quelle attività in grado di far crescere comunità e cittadini: queste le linee d’indirizzo ascritte all’evento cui ha preso parte il segretario del Consiglio nazionale degli Ingegneri Angelo Valsecchi che ha invitato i giovani a varcare le frontiere della professione, a pensare alle nuove opportunità che essa offre come la biomedica, l’ingegneria dell’informazione, «settori puliti, di trasformazione, utili anche per gestire le stesse reti immateriali e contribuire alla tutela dei dati personali, oggi più a rischio». L’evento ha contato sul contributo dei relatori Raffaello Fico, titolare Usrc, Salvatore Duilio Giuseppe Provenzano, titolare Usra, preceduti dai saluti di Elio Masciovecchio, componente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici e altri esperti.
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