Inglesi in viaggio lungo i tratturi

Prima escursione nel cuore del Parco nazionale organizzata da un tour operator

PESCASSEROLI. «Wonderful». «Enchanting». «Marvellous experience». Stupendo, incantevole, esperienza meravigliosa. Questi sono stati i commenti del primo gruppo di turisti anglosassoni che qualche giorno fa ha percorso il Regio Tratturo che parte da Pescasseroli, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per la prima volta, un tour operator inglese ha incluso nel suo catalogo un trekking sulle antiche vie di transumanza dei pastori abruzzesi (www.kudutravel.com/abruzzo.htm).

E il successo è stato immediato: tutto esaurito di adesioni, consenso unanime del pur selettivo turismo di Oltremanica e la promessa di portare molto presto altri gruppi. Il merito va a Ecotur, che per primo ha riscoperto i tratturi come vie di trekking sui luoghi attraversati dalle pecore nel lungo viaggio verso le pianure pugliesi. L’anno scorso, Frances Fedden, accompagnatrice turistica londinese, ha partecipato al trekking di Ecotur sul tratturo e ne è rimasta affascinata. «Il tempo non è stato buono, ha piovuto molto e spesso abbiamo camminato nel fango, eppure mi sono innamorata di questi posti» racconta. Al punto da proporlo a Kudu Travel, prestigioso tour operator inglese specializzato in viaggi culturali a piedi di alto livello. Tanto per dare un’idea. Fedden accompagna gruppi dall’Uzbekistan al Buthan, dall’India ai Caraibi. Quest'anno il tempo è stato clemente e non ha mai piovuto. Il gruppo, formato da sette inglesi e tre canadesi, ha potuto godersi le bellezze del Parco nazionale al suo massimo, osservare le fioriture dell’Iris Marsica e della Scarpetta di Venere, fotografare le infinite orchidee spontanee che crescono nel territorio, avvistare cervi, volpi, tracce di lupi e avere perfino un incontro ravvicinato con due orsi, un maschio e una femmina, individuati grazie all'occhio vigile di Cesidio Pandolfi, guida di Ecotur che ha accompagnato il gruppo lungo tutto il viaggio fino a Sepino, in Molise.

Sono fioccate le foto, che di sicuro costituiranno un trofeo da mostrare agli amici stranieri, invogliandoli a visitare l’Abruzzo. Il cammino, partito dalla piazza di Pescasseroli, dove si radunavano le greggi provenienti dagli stazzi, ha raggiunto Opi e la Camosciara, cuore del Parco; Villetta Barrea, Alfedena e Castel di Sangro, per poi sconfinare in Molise. «Sono venuta qui perché penso che questa sia la vera Italia» ha commentato Dionne, canadese di Alberta. Che già pensa di tornare, magari a settembre, quando Ecotur ha in programma di compiere la seconda parte del tratturo, fino a Candela, in Puglia.

Alessandra Beltrame

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