Invalido derubato dalla badante infedele 

Arrestati la donna e il marito complice: spariti oltre 12mila euro con prelievi alle Poste e furti d’oro nell’abitazione

MORINO. Aveva le chiavi di casa ed entrava e usciva quando voleva, tanta era la fiducia riposta da una coppia di nonni di Morino (l’uomo invalido al 100 per cento) verso la loro badante. Ma i carabinieri hanno scoperto che si nascondeva avidità dietro a ogni carezza, visto che la badante infedele aveva provveduto a rubare una carta postale – con la quale aveva prelevato 7.300 euro – e svariati monili venduti a un Compro oro con la complicità del marito. Avidità costata l’arresto a Delfina D’Amico, 44 anni, e al coniuge Fabio Di Carlo, 50enne, entrambi dello stesso paese dei raggirati, nella Valle Roveto.
CONTI ALLEGGERITI. Le indagini dei carabinieri della stazione di Morino sono scattate nel maggio dell’anno scorso, dopo che nei loro uffici si presentò la pensionata moglie del 74enne invalido civile al 100%. La donna aveva scoperto che c’erano stati ingenti prelievi di denaro alle Poste di Morino. «Non ho mai fatto quelle operazioni», aveva detto, aggiungendo che in casa sua era sparito dell’oro. Dopo mesi d’indagine, i militari sono arrivati alla soluzione che l’altra notte ha portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di D’Amico e Di Carlo. Marito e moglie sono agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, su disposizione del gip del tribunale di Avezzano, Maria Proia, che ha accolto le richieste avanzate dal titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato. Per il gip ci sono «inconfutabili elementi di responsabilità a carico di due coniugi», che devono rispondere delle accuse di furto aggravato e indebito utilizzo di carta di credito. Di Carlo è accusato anche del reato di riciclaggio.
L’INDAGINE. È stato accertato che la 44enne D’Amico avrebbe sottratto dall’abitazione, tra aprile e maggio 2018, una carta postale e il relativo libretto intestato ai coniugi. Il documento, secondo l’accusa, è stato utilizzato per compiere 13 indebiti prelievi per un totale di 7.300 euro. Inoltre, i carabinieri hanno acccertato come l’indagata, nel corso del tempo trascorso nell’abitazione, abbia sottratto numerosi oggetti in oro per un valore di circa 5mila euro. Il marito, poi, sempre stando alla ricostruzione degli inquirenti, è andato da un Compro oro ad Avezzano dove avrebbe realizzato più operazioni per la sostituzione dei preziosi sottratti nell’abitazione dei coniugi.
TRUFFATORI IN AGGUATO. L’attività svolta dai militari della stazione di Morino, in stretta collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Tagliacozzo al comando del capitano Silvia Gobbini, testimonia ancora una volta come l’Arma dei carabinieri si sia schierata a difesa di una delle fasce più indifese della nostra società, gli anziani, e che interviene costantemente su quelli che sono i reati di maggior allarme sociale, come i furti in abitazione o i raggiri.
CONSIGLI UTILI. «È importante ricordare», sottolinea il capitano Gobbini, «che le denunce da parte della cittadinanza sono determinati per consentire alle forze di polizia di orientare al meglio le investigazioni e addivenire alla compiuta identificazione degli autori. Inoltre, l’Arma dei carabinieri, da tempo, ha avviato, in campo nazionale, l’iniziativa rivolta a tutelare le fasce deboli e in particolare gli anziani, spesso vittime, mediante artifizi e raggiri, del reato di truffa». I militari invitano le famiglie a consultare il sito www.carabinieri.it, nell’apposita sezione denominata “Servizi per il cittadino”, per ricevere consigli utili a sventare le odiose truffe.
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