L'Aquila: anziana morta, sospetto di mucca pazza 

Al vaglio dei medici dell'ospedale le cause del decesso di una 80enne. Eseguita l’autopsia, ma gli esiti si conosceranno tra mesi

L’AQUILA. Ci può essere l’ombra della “mucca pazza” nella morte di una donna aquilana che era ricoverata nel San Salvatore con alcuni sintomi che possono far dedurre quella patologia. La vittima è una donna di circa 80 anni alla quale è stata fatta l’autopsia per svelare le ragioni del decesso. L’esame autoptico è stato effettuato nell’obitorio dell’ospedale aquilano all’anatomopatologo Giuseppe Calvisi. I sospetti restano, ma la parola definitiva sulla causa potrà scaturire solo da analisi (biopsia su alcuni tessuti) che sono state inviate in un laboratorio specializzato di Bologna con tempi non molto brevi quanto agli esiti.
Stando ai primi accertamenti, l’anziana può essere stata vittima della malattia di Creutzfeldt-Jacob, ovvero la variante umana all’encefalopatia spongiforme bovina che causa danni irreversibili al sistema nervoso centrale dell’animale o dell’uomo. Si tratta, a scanso di equivoci, di una patologia quanto rara tanto incurabile. Non ci sono, dunque, particolari motivi di allarme per la “mucca pazza” intesa come malattia trasmessa quando una persona sana ingerisce qualche tessuto di bovino malato.
I casi di pazienti colpiti da questa variante sono estremamente rari. Inoltre, si tratta di una malattia che può avere un decorso lunghissimo prima di essere scoperta, ovvero della durata di molti anni.
 Le cause sono varie: genetiche o indotte da rari trattamenti medici. (g.g.)
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