L'Aquila, ricerca sulle reti di comunicazione: siglato l'accordo tra Università e Zte Italia

La collaborazione riguarda l'istituzione di un Centro che si occuperà dello sviluppo delle aree Pre5G, 5G, NB-lot e Smart City, oltre al supporto ai sistemi di trasporti

L'AQUILA. L'Università degli Studi dell'Aquila e Zte Italia hanno siglato un accordo per istituire, nel capoluogo d'Abruzzo, un Joint Innovation Center. Il campo di applicazione di questa collaborazione riguarderà le future reti di comunicazione fisse e mobili e, in particolare, le aree pre5G, 5G, NB-Iot, Smart City e supporto ai sistemi di trasporti. Zte Italia, infatti, è una società di Zte Corporation, che ha base a Shenzhen (Cina), e rappresenta un leader a livello globale nel settore degli apparati per telecomunicazioni e delle soluzioni di rete (500 operatori di telecomunicazioni in 140 Paesi). Zte Italia giocherà un ruolo centrale nello sviluppo delle reti 5G per gli operatori di telecomunicazioni italiani e ha deciso di collocare in Italia un Centro di Ricerca e Innovazione a supporto proprio di questo sviluppo.

La scelta della città di L'Aquila come sede del Centro è maturata grazie alle iniziative messe in campo dal Comune e dalla sua Università, tese a realizzare un laboratorio urbano orientato all'innovazione che ha portato il capoluogo abruzzese ad essere individuato dal Ministero per lo Sviluppo Economico come una delle città nelle quali si svolgerà la sperimentazione pre-commerciale del 5G in Italia, nel periodo 2018-2020. «Sono soddisfatto, oggi, di questo passo avanti», ha dichiarato Hu Kun, presidente di Zte Western Europe e ceo di Zte Italy. «Zte sta investendo tanto in Italia e ha deciso di costituire diversi centri che si occupino di formazione e innovazione tecnologica, ma tutto questo può essere possibile solo attraverso un supporto da parte di Governo, Università e industria. Sono sicuro che questa collaborazione con L'Aquila sarà fruttuosa e duratura nel tempo».

«Ringraziamo Zte per l'importante progetto che sta avviando con la nostra Università - ha continuato Paola Inverardi, rettrice dell'Università aquilana. «In Europa l'Italia è la prima nazione che sperimenta la tecnologia 5G. Sapremo essere dei bravi "giocatori"». Il Centro di Ricerca e Innovazione si occuperà nella fase iniziale di soluzioni pre-5G, 5G, NB-IoT (Narrowband Internet of Things), Smart City, supporto alla mobilità (V2X), successivamente il Centro porrà l'attenzione su le evoluzioni dello scenario mondiale delle telecomunicazioni fisse e mobile oltre il 5G (Beyond - B5G). La strategia di ricerca del Centro si baserà su una stretta interazione tra l'Università (e per il suo tramite la comunità scientifica nazionale e internazionale) e il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Zte. Il Centro fornirà adeguato supporto ai programmi di alta formazione dell'Università (Master e Dottorati di Ricerca su temi coerenti con le finalità del Centro), riconoscendo in detti programmi fonti primarie per l'individuazione di professionalità da coinvolgere nelle attività del Centro. La collaborazione tra Università degli Studi dell'Aquile e Zte costituirà inoltre una base ottimale per la promozione di proposte di ricerca nell'ambito europeo (programma H2020 e successivi).