L'Aquila, svegliati dai ladri nella camera da letto

L’avvocato Marinucci: «Si sono arrampicati entrando dalla finestra. Mai avrei pensato che potesse avvenire in centro»

L’AQUILA. «Svegliarsi alle quattro di mattina con un ladro in camera da letto».
Questa è la sgradita esperienza patita dall’avvocato Ugo Marinucci, che con la sua famiglia è tornato da diverso tempo ad abitare in via XX Settembre. «I ladri», racconta l’avvocato, che è anche presidente del Rotary, «hanno saltato il cancello e si sono arrampicati fino alla finestra della nostra camera da letto e sono entrati. Tra l’altro proprio in quel momento stava suonando la sveglia perché dovevo muovermi di buon’ora, e uno di loro era in camera. Io non ho fatto in tempo a vederlo, ma lo ha visto bene mia moglie. Poi è subito scappato con un complice. Si trattava di un giovane, abbastanza alto, ma non è facile dire di più».
«Non avevamo alcun allarme», racconta il legale, sposato con l’avvocato Valeria Patrizio, «anche perché risulta difficile immaginare di venire derubati in piena notte in un palazzo del centro storico dove l’area si è ripopolata ormai da tempo. Finora non credo che si sia verificato nulla di simile in città nel post-terremoto e tantomeno negli anni precedenti». Per fortuna è andata bene, visto che la situazione non è sfuggita di mano come talvolta accade. Sul posto si è portata la Mobile che ha svolto rilievi di polizia scientifica. Quasi certamente, secondo gli investigatori, si tratta di un colpo da parte della microcriminalità straniera.
«Massima solidarietà ai colleghi derubati», interviene l’avvocato Gianluca Museo, che, appresa la notizia, si dice preoccupato per quanto sta accadendo in città negli ultimi anni. «Non si è trattato di un episodio avvenuto in una villetta isolata», ma in una zona dove c’è gente. Un episodio inquietante e non ci resta che confidare in maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine».
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