Il pubblico ministero Antonietta Picardi

L'Aquila, tangenti, il pm accelera: chiusura delle indagini vicina 

Ieri altri tre sospettati sono sfilati davanti al gip, soltanto Lancia ha risposto: «Mai pagate mazzette, ma solo incontri per ottenere lecitamente lavori» 

L’AQUILA. La Procura dà un’accelerata ai tempi dell’inchiesta su presunte tangenti nell’ambito della ricostruzione pubblica di beni culturali a fronte di una dozzina di appalti sospetti. In arrivo ci sarebbe il provvedimento di chiusura delle indagini e un contributo a una più rapida definizione del caso la danno gli stessi indagati (in tutto 35) che proseguono, per lo più, nella scelta di tacere davanti al pm.
INTERROGATORI. Ieri, dopo gli interrogatori di lunedì scorso, si è andati avanti con le audizioni di altri tre indagati davanti al gip Giuseppe Romano Gargarella. In due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere perché, come sottolineato dai legali, prima di parlare c’è necessità di esaminare le voluminose carte delle indagini: si tratta di Giampiero Fracassa, 44 anni, direttore tecnico della Fracassa Rinaldo srl di Teramo, che è ai domiciliari, difeso dall’avvocato teramano Guglielmo Marconi. Questi, una volta uscito dall’udienza camerale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Poi è stata la volta di Alessandra Del Cane, 31enne professionista di Cermignano (Teramo), che ha subìto l’interdizione dal lavoro per due mesi, difesa da Lino Nisii. Questi ha tenuto a precisare che la sua assistita ha un ruolo secondario nella ricostruzione degli investigatori, e che, prima di dire qualcosa, è opportuno conoscere bene le carte.
Ha invece detto la sua, respingendo le accuse, Mauro Lancia, 59 anni, di Pergola (Pesaro) contitolare della Lancia srl, difeso dall’avvocato Francesco Coli del Foro di Pesaro. «Il mio cliente», ha detto l’avvocato, «ha risposto a tutte le contestazioni, siamo fiduciosi di avere dimostrato l’estraneità ai fatti di corruzione». Il legale ha poi precisato che «le perizie di variante corrispondono a lavori che non erano previsti e prevedibili e sono stati regolarmente eseguiti, per cui non esistono i presupposti di falsità che sono stati contestati e aggiungo che non ci sono state dazioni corruttive».
«L’episodio del 13 febbraio scorso», ha concluso, «nel quale Lancia incontra Piccinini presso la stazione non era finalizzato a dazione di denaro, ma era un incontro per la ricerca di possibili cantieri per i quali Lancia aveva chiesto l’affidamento dei lavori. Non sono stati pagati mai soldi».
TEMPI RAPIDI. La Procura, dunque, sembrerebbe intenzionata a concludere in tempi rapidi questo filone investigativo. A tale proposito sono stati fissati per questa settimana, al massimo all’inizio della prossima, gli interrogatori degli indagati per poi arrivare, a carico di alcuni, alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. In riferimento al “cronoprogramma”, il gip, insieme al pm titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi, ha ascoltato finora 8 delle 15 persone che hanno ricevuto le misure cautelari e di queste solo due hanno risposto ai magistrati. Gli indagati, invece, vengono ascoltati dai carabinieri del Nucleo operativo dell’Aquila.
Altri sette indagati con misure cautelari, quelli che vivono lontani dall’Abruzzo, sono ascoltati per rogatoria e poi gli atti confluiranno alla Procura aquilana. L’accelerazione sarebbe dovuta al fatto che i pm ritengono chiare le prove emerse da intercettazioni telefoniche e ambientali, fotografie e video, che avrebbero verificato dazioni di danaro e un sistema corruttivo.
DODICI APPALTI. Va ricordato che gli appalti sotto indagine sono ben 12 e mai, in inchieste di questo genere, si era indagato in un così vasto raggio. Questi, infine, gli appalti nel mirino della Procura della Repubblica: Teatro comunale; chiesa di Santa Maria del Ponte a Tione; chiesa di San Domenico a Sulmona; chiesa di San Salvatore a Civitaretenga; Badia di Sulmona; mura urbiche; Porta Branconia; chiesa di San Biagio a Cappadocia; Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio; chiesa parrocchiale di San Sisto; Duomo di San Valentino in Abruzzo citeriore (Pescara), chiesa di San Pietro Apostolo a Rovere di Rocca di Mezzo.
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