L’architetto Traldi: «L’Aquila senza strategie di sviluppo»

L’AQUILA. «L’Aquila non ha una strategia chiara di sviluppo. Ho la sensazione che la città, ad oggi, non abbia un’idea precisa di dove andare. Un’idea potrebbe essere quella di portare qui il...

L’AQUILA. «L’Aquila non ha una strategia chiara di sviluppo. Ho la sensazione che la città, ad oggi, non abbia un’idea precisa di dove andare. Un’idea potrebbe essere quella di portare qui il festival dell’economia di Trento, che attualmente ha una sede vacante». Così l’architetto Alessandro Traldi, in città per l’incontro “Dialoghi di architettura. Lo spazio urbano come bene comune”, che si è svolto nella sede dell’Ordine degli Architetti.
Traldi, collaboratore di Renzo Piano dal 1980 al 1984, ha fondato nel 1985 ha fondato un atelier di progettazione a Genova per poi trasferirsi, nel 1987, a Milano, dove attualmente vive e lavora. «L’Aquila dovrebbe dotarsi di una consulenza di buon livello che sia in grado di orientare scelte strategiche che siano fondate su dati e numeri di ritorno economico-finanziario. Decidere se investire in turismo, studenti, ricerca», ha sottolineato Traldi, «tre elementi che caratterizzano la storia dell’Aquila. Prima ancora che parlare di spazi pubblici, bisognerebbe pensare a questo».
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