L’esorcista nella parrocchia del prete-amante 

Rientra in diocesi don Gabriele Nanni: Petrocchi gli affida i fedeli di Poggio Picenze dopo il caso-Isacchi

L’AQUILA. Nella parrocchia del prete con l’amante ora arriva... l’esorcista.
La comunità parrocchiale di Poggio Picenze – dove, due anni fa, era scoppiato il caso di don Vito Isacchi, il prete costretto ad allontanarsi, lasciando tutti gli incarichi, compreso quello di cerimoniere, dopo il pubblico scandalo della pregressa relazione con una donna sposata di Roma – ha ora un nuovo sacerdote a tempo pieno. Si tratta di don Gabriele Nanni, accolto molti anni fa in diocesi dall’attuale arcivescovo emerito Giuseppe Molinari, ordinato il 30 agosto 1997, noto esorcista di fama nazionale, rientrato alla base dopo svariati anni di assenza trascorsi attraverso esperienze ecclesiali in varie parti d’Italia.
Finora la comunità parrocchiale di Poggio Picenze aveva avuto una guida spirituale “a scavalco”. Infatti il cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi aveva chiesto all’economo della diocesi, il viceparroco di Pettino don Gennaro Pino Del Vecchio, di prendersi cura per un po’ della comunità rimasta senza pastore, rasserenando gli animi in attesa di tempi migliori. Che, evidentemente, devono essere finalmente arrivati, se è vero che il porporato ha deciso di riaccogliere in seno al presbiterio aquilano uno dei suoi più illustri componenti.
Don Gabriele Nanni – prima organico al discusso movimento dell’Armata bianca di padre Andrea D’Ascanio, e poi da alcuni membri ritenuto il principale accusatore dello stesso – è infatti autore di numerose pubblicazioni. La sua tesi di dottorato in diritto canonico – “Il dito di Dio e il potere di Satana. L’esorcismo”, Roma 2004 – è stata pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana. Negli ultimi anni ha svolto attività di insegnamento e ha tenuto conferenze, specie in ambito della materia di teologia spirituale in attinenza agli esorcismi, in Italia e all’estero. Sta continuando la produzione di articoli, testi e documentari nell’ambito della teologia spirituale. Alcuni lo davano molto vicino a entrare in un ordine religioso. Invece il cardinale ha dato il placet al suo rientro. Don Vito Isacchi, invece, era approdato all’Aquila nel 2010 al seguito di monsignor Giovanni D’Ercole, già ausiliare dell’Aquila, per un cammino «ascetico e spirituale» tra gli sfollati.
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