L’omaggio degli alpini al disperso in Russia

Sabato cerimonia a Luco, ai familiari di Catallo sarà consegnata la piastrina ritrovata dopo anni

LUCO DEI MARSI. Per la loro tradizionale festa, gli alpini di Luco dei Marsi, quest’anno, devono rinunciare al parco della Cunicella. Nato nel 1997, per iniziativa del locale gruppo alpino, il parco, a 1.000 metri di altitudine, è diventato un formidabile punto di incontro e di aggregazione. Dista dal paese circa tre chilometri e lo si può raggiungere sia in auto che a piedi, percorrendo l’antico tratturo che collegava Luco a Capistrello. Il paesaggio che si può ammirare, arrivati in cima, è da mozzafiato. A causa di una frana, la strada che conduce alla Cunicella, oggi è impercorribile. Ma il contrattempo non ha impedito agli alpini di Luco di organizzare la festa, come al solito. Si terrà sabato in piazza Umberto I e sarà caratterizzata da due importanti eventi: l’inaugurazione, alle 9, della nuova sede, in via Alessandro Torlonia, e la consegna ai familiari della piastrina identificativa dell’alpino Mario Catallo, morto nella disastrosa campagna di Russia, e ritrovata da poco. La toccante cerimonia è fissata per le 11, dopo la messa nella chiesa di San Giovanni Battista. Catallo faceva parte del glorioso Battaglione L’Aquila, che sul Don, nel disperato tentativo di fermare l’avanzata russa, venne falcidiato. Fu una carneficina. Dei 1.754 uomini e 53 ufficiali, che costituivano il Battaglione, se ne sono salvati rispettivamente 163 e 3. Che il coraggio e l’eroismo facessero parte del Dna degli alpini, ne era consapevole lo stesso Hitler. Era stato proprio lui, che all’inizio aveva cercato di dissuadere Mussolini dall’inviare un proprio contingente, a sollecitare la presenza delle «ottime divisioni alpine» sul fronte russo. Solo gli alpini, secondo il Fuhrer, avrebbero potuto affrontare le aspre montagne del Caucaso e consentire alle truppe italo-tedesche, una volta conquistata la Russia meridionale, di congiungersi con quelle impegnate contro gli inglesi sul fronte libico. Il gruppo alpino di Luco, per numero di iscritti, è secondo nella Marsica, dopo Celano. Da 19 anni è guidato da Bartolomeo De Felice. La sua attività, oltre alla gestione del parco, spazia dalla solidarietà, come la tradizionale fiaccolata prima di Natale per aiutare le famiglie bisognose, alla tutela dell’ambiente, in cui si inserisce l’iniziativa “Puliamo il mondo” per sensibilizzare i ragazzi al rispetto della natura. Il gruppo, inoltre, è uno dei pochi nella Marsica a disporre di un nucleo di protezione civile.

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