L’orsa Peppina torna e fa strage di galline 

Pettorano sul Gizio, con i suoi tre cuccioli è riuscita a entrare in un pollaio. E rispuntano le proteste

PETTORANO SUL GIZIO. L’orsa Peppina torna a far visita ai pollai della Valle Peligna. E lo fa con largo anticipo rispetto agli anni scorsi. Ad esser preso di mira è stato il pollaio di Alberto e Rino Federico, in contrada San Martino di Vallelarga, tra Sulmona e Pettorano sul Gizio, fuori dall’area protetta della Riserva del Monte Genzana. Una decina le galline uccise nel pollaio che era, tra l’altro, protetto da una rete elettrificata. Evidentemente l’orsa Peppina in questi anni, dopo aver preso numerose scosse, è riuscita a capire che il modo più agevole per entrare nel pollaio è di farlo dalla porta principale. Ed è proprio così che ha fatto scardinando la porta in legno e una volta dentro ha fatto razzia del pollame insieme ai suoi tre cuccioli, ormai cresciuti. A fare l’amara scoperta è stato lo stesso proprietario che già ieri mattina ha cercato di mettersi in contatto con il personale della Riserva per il necessario sopralluogo. Già da qualche giorno l’orsa Peppina era stata avvistata in zona e una settimana fa l’associazione “Dalla Parte dell’orsa” aveva invitato gli allevatori della zona a riattivare le recinzioni elettrificate e a quelli sprovvisti di fare regolare richiesta per averla. In questo caso, però, la protezione elettrica è servita a poco visto che l’orsa Peppina è riuscita abilmente ad evitarla e a entrare nel pollaio. «Sono ormai sette anni che i cittadini della zona si battono affinché l’orsa e i suoi cuccioli vengano riportati nel loro habitat naturale, che è il Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, senza nessun risultato», afferma il portavoce del comitato dei cittadini Domenico Ventresca, «la situazione è grave e pericolosa perché rischiano l’incolumità sia i cittadini che gli stessi plantigradi come è già accaduto quando un residente è finito sotto processo dopo aver sparato e ucciso un orso che era entrato nel cortile della sua abitazione dopo aver fatto razzia di galline nel pollaio. I cittadini, proprio per non fare cattivi incontri, la sera sono costretti a restare a casa. È ora che qualcuno intervenga a mettere fine a questa storia perché non è possibile vivere in questo modo». Lo scorso anno, proprio per cercare di regolamentare la situazione ed evitare contatti tra orsi e persone, il sindaco di Pettorano aveva emesso un’ordinanza che vietava alle persone di avvicinare e fotografare l’orso. Provvedimento che era stato fortemente contestato dai residenti perché, a loro dire, tutelava solo gli animali.
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