La Cgil contro i vertici Tua: «Si dimettano» 

Fontana (segretario Filt): «Disagi intollerabili per gli utenti. Così si regala spazio ai vettori privati»

L’AQUILA. La Filt-Cgil chiede scusa agli utenti. Ma sollecita anche le dimissioni dei responsabili. Dopo l’ennesimo disservizio al trasporto pubblico gestito da Tua sul territorio aquilano, il sindacato dipinge un quadro desolante: «Servizi e corse saltate, mezzi inadatti alle grandi percorrenze, mezzi infuocati in questa torrida stagione, con circa 40 bus fermi in officina sugli 85 disponibili». A parlare è il segretario Domenico Fontana, affiancato dalle Rsa: «Abbiamo denunciato, abbiamo provato a sensibilizzare, abbiamo provato a coinvolgere la politica locale, abbiamo messo in campo azioni di lotta, andando a penalizzare i nostri utenti. Insomma, abbiamo messo in campo ogni forma di iniziativa tesa a risolvere il problema, con un solo obiettivo: rendere un servizio degno di tale nome ai tanti, tantissimi pendolari che quotidianamente trasportiamo. Siamo costretti nostro malgrado ad ammettere di aver trovato orecchie sorde e decisori distratti. Oggi non ci resta che scusarci per i tanti, troppi e ripetuti disagi a cui costringiamo i cittadini utenti. Lo facciamo noi», sottolinea Fontana, «poiché chi ha la responsabilità e il dovere di assicurare servizi dignitosi da parte della più grande azienda regionale di trasporto non pare rendersi conto di tanti disastri». Le condizioni in cui versa il parco mezzi sono inaccettabili, secondo la Filt-Cgil, con quasi la metà dei bus fermi in officina e il rischio che il mercato finisca in mano ai privati: «Da tempo», aggiunge Fontana, «denunciamo l’assenza di materiale idoneo a fornire il servizio e l’assenza di personale di officina nel distretto Tua dell’Aquila. Da tempo abbiamo fatto intravedere il rischio di servizi non resi. Oggi il disastro si palesa quotidianamente. Servizi e corse saltate, mezzi inadatti alle grandi percorrenze, mezzi infuocati in questa torrida stagione. Da troppo tempo, si attendono immissioni di personale nelle officine. Le risposte sono insufficienti ai bisogni. Intanto, saltano i servizi sulla tratta Roma-L’Aquila e sulla L’Aquila-Avezzano, tratte fruttuose e appetibili. Noi vorremmo rendere servizi di qualità. Ora siamo giunti alla condizione di non fornirli affatto. Non vorremmo che tanta distrazione nascondesse precisi disegni, non vorremmo che il disastro sia propedeutico a regalare mercato ai voraci vettori privati. Noi non saremo complici di tale disegno, non vogliamo impattare oltre sulla pazienza degli utenti, abbiamo già provato a farci ascoltare con forme di lotta, nessuno si è posto il problema. Non siamo responsabili di tanto disastro. Chi ha le responsabilità», conclude il segretario Filt-Cgil, «dovrebbe assumerle. Vi rimane un gesto semplice da compiere».(r.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.