La chiesa del Soccorso riaprirà giovedì 

Cimitero monumentale, l’edificio sacro annesso al complesso degli Olivetani ripristinato con un progetto da 3,6 milioni

L’AQUILA. La facciata quattrocentesca di conci bianchi e rosa, che compongono un particolarissimo decoro a fasce, molto raro in zona, era stata liberata dalle impalcature lo scorso giugno. Ma la chiesa di Santa Maria del Soccorso, all’ingresso del cimitero monumentale del capoluogo, tornerà fruibile al culto solo da giovedì prossimo, 9 maggio, al termine di un lungo intervento di restauro, costato circa 3,6 milioni di euro. Un piccolo gioiello che viene restituito alla città.
L’INAUGURAZIONE. L’appuntamento è per le 10,30 con la cerimonia di riapertura del monumento, a cui saranno presenti, tra gli altri, il cardinale arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Petrocchi, il sindaco, Pierluigi Biondi, il segretario regionale ai Beni culturali per l’Abruzzo, Stefano D’Amico, la soprintendente per L’Aquila e il cratere, Alessandra Vittorini.
GLI INTERVENTI. Il restauro del monumento, di proprietà del Comune, è stato realizzato dall’impresa “Rosa edilizia” e diretto dal Segretariato regionale ai beni culturali, con la collaborazione della Soprintendenza. Ha riguardato la riparazione del danno, il consolidamento, il miglioramento del comportamento sismico e il restauro dell’edificio sacro, danneggiato dal sisma 2009. Tra gli interventi anche il ripristino della facciata, il consolidamento e restauro delle murature della navata centrale, dell’abside e dei transetti, il rinforzo delle volte con rete e materiali in fibra, la realizzazione di nuove coperture in legno, il ripristino del campanile con riposizionamento degli elementi lapidei della muratura, il restauro degli apparati decorativi, delle entità lapidee e degli elementi lignei di pregio. L’appalto prevede anche il restauro del convento annesso alla chiesa. Il lavoro è stato seguito dal responsabile unico del procedimento, Antonello Garofalo e diretto da Franco De Vitis per gli aspetti architettonici e da Biancamaria Colasacco per quelli artistici.
IL MONUMENTO. «La chiesa torna all’originario splendore, con la peculiare scansione lineare della bicromia rossa e bianca della facciata, l’imponenza del rosone e l’elegante portale lapideo finemente scolpito, che richiama tipologicamente altri edifici monumentali aquilani, con la lineare luminosità dell’interno, e con il convento e il chiostro, poco noti alla città», si legge in una nota degli esperti. «Santa Maria del Soccorso e l’annesso convento rivestono un notevole interesse culturale quali preziosa espressione architettonica e artistica tardo-quattrocentesca della cultura dell’Ordine degli Olivetani e testimonianza delle correlazioni tra l’ambiente toscano e quello aquilano, impersonate all’epoca dalla figura di San Bernardino da Siena». La chiesa di Santa Maria del Soccorso è stata costruita a metà del quindicesimo secolo. Ha pianta a croce, con navata unica, transetto, su cui si attestano due cappelle e coro. Si discosta, architettonicamente, dall’impostazione tipologica delle altre chiese aquilane, soprattutto nella facciata realizzata con marmi bianchi e rosa e coronamento a timpano.
APERTURA. Dopo l’inaugurazione la chiesa rimarrà aperta fino alle 22, per quanti vorranno visitarla.
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